Cronaca

Casalmaggiore, nell’area
ex Enel sorgeranno
otto nuovi appartamenti

E’ stato approvato ieri sera in giunta comunale il piano di recupero proposto all’amministrazione comunale di Casalmaggiore dalla ditta Orion srl, per quanto concerne l’area di via Porzio all’altezza del civico 124-126.

Una zona che in passato ospitò anche la sede locale dell’Enel e che da diversi anni era ormai inutilizzata, tanto che le Gev nei mesi scorsi avevano anche trovato un principio di discarica non proprio a norma all’interno dell’area stessa. Adesso quell’area, di circa 1000 metri quadrati, tornerà a nuova vita, con la costruzione di otto nuovi appartamenti -che occuperanno 400 metri quadrati, con finiture di pregio e forme di risparmio energetico – per i quali è prevista naturalmente una diversa spalmatura volumetrica degli spazi, compatibilmente però con le norme previste.

“E’ una buona notizia” spiega Claudio Silla, sindaco di Casalmaggiore “perché il piano di recupero si rivela uno strumento urbanistico molto interessante: anziché andare a consumare nuovo suolo o dover ricercare nuove aree edificabili, ristrutturiamo l’esistente, ridando linfa a zone della città un po’ diroccate”.

“L’adozione di un piano di norme preciso e di un iter legislativo più puntiglioso ci ha consentito di adottare questo piano di recupero” continua il primo cittadino “che era stato accantonato per diverso tempo: parliamo del resto di una zona molto sensibile, perché non lontana dal centro storico e dunque di un piano di recupero che, giostrando sulla ripartizione volumetrica degli immobili, andava analizzato con attenzione. Da quanto sappiamo la ditta Orion srl che ha proposto il piano di recupero ha già parlato con i vicini confinanti residenti in via Porzio, garantendo che non ci sono problemi di alcun tipo. L’unico nulla osta dovrà arrivare per quanto concerne la costruzione, inserite nel progetto, di tre lievi sporgenze. Comunque sia, possono essere avanzate per legge osservazioni agli uffici comunali competenti entro 60 giorni, alle quali il comune può rispondere con controdeduzioni. Dopo di che il piano di recupero può a tutti gli effetti partire”.

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