Politica

Martignana, in consiglio
Fazzi fa esplodere
il giallo dell’esposto

A Martignana di Po esplode il giallo dell’esposto. Arriva alla fine del consiglio comunale, anche se il consigliere di minoranza, nonché ex sindaco, Domenico Fazzi avrebbe voluto renderlo noto in apertura di seduta. Il sindaco Alessandro Gozzi ha fatto rispettare il regolamento rinviando la questione al termine dei sei punti dibattuti regolarmente all’ordine del giorno.

Occorre anzitutto una premessa: due anni fa circa l’amministrazione comunale di Martignana, a causa del pensionamento di un paio di impiegati comunali, si è trovata nella condizioni di indire un concorso pubblico per l’assunzione di una nuova figura in organico. Concorso vinto da una ragazza, al termine del quale lo stesso Fazzi chiese qualche delucidazione sulla modalità di svolgimento della selezione e sulla delibera di giunta di riferimento. Delucidazioni ottenute, ha ribadito Fazzi.

Da qui partono inghippi e misteri. “Un mese fa” ha raccontato Fazzi “quasi per caso sono venuto a conoscenza, grazie al consigliere di minoranza Paolo Sbernardori, della presenza di un esposto in merito alla presunta illegittimità di quel concorso inviato alla Procura della Repubblica, alla Procura Regionale della Corte dei Conti e alla Prefettura di Cremona. Un documento del quale lo stesso sindaco Gozzi ha scoperto grazie alla richiesta di spiegazioni da parte della Prefettura al comune di Martignana”.

Dove sta l’inghippo? “Il documento redatto in data 20 agosto 2012 porta la mia firma, uno scarabocchio, ma io non l’ho mai scritto. Non l’ho fatto perché avevo ottenuto già sufficienti informazioni necessarie, non l’ho fatto perché è pieno di tecnicismi e io non sono un tecnico, non l’ho fatto perché un esposto del genere porta il comune a spenderà soldi pubblici per la difesa legale. A quel punto mi sono dovuto difendere: ho sporto alla Procura della Repubblica una denuncia/querela contro ignoti, responsabili delreato previsto dall’articolo 485 del Codice Penale (falsità in scrittura privata, punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni, ndr)”.

Perché Fazzi ha voluto rivelare la sua verità in consiglio? “Per tutelare me stesso e le altre minoranze: se passa il messaggio che davvero io ho voluto questo esposto, allora la gente può credere che io voglia spingere il comune a intraprendere battaglie legaliinutili e dannose per la comunità. Invece io mi sono ritenuto soddisfatto dopo le spiegazioni avute in prima battuta dal sindaco”.

La querelle ha rivelato un’altra sorpresa, come in un gioco di scatole cinesi. Il sindaco Gozzi ha infatti rivelato che esiste un altro esposto, giunto al comune di Martignana, stavolta autentico e non fittizio, firmato nientemeno che da un senatore della Repubblica: simile le modalità di stesura, identiche le finalità. Fare luce sul famoso concorso di due anni or sono. Quest’ultimo documento, al momento secretato, sarà messo a disposizione dei consiglieri dallo stesso primo cittadino. Nel mentre Martignana vive un piccolo giallo del quale, crediamo, avrebbe fatto volentieri a meno.

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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