Politica

Prima di Casa Zani
a Casalmaggiore
Consiglio molto tecnico

Chissà cosa sarebbe successo che il maestro Giacomo Zani fosse intervenuto in consiglio comunale alle 19, ora di inizio seduta, anziché alle 21. Domanda lecita visto quel che è successo dopo, anche se va detto che, se non altro, la querelle su Casa Zani ha avuto il “merito”, si fa per dire, di ravvivare una seduta sin lì molto tecnica, con diversi punti passati al setaccio e approvati. In attesa del bilancio (la nuova seduta è convocata per giovedì alle 19.30), il consiglio di venerdì sera è stato aperto dal ricordo del sindaco Claudio Silla circa la figura di Maurizio Araldi, scomparso nei giorni scorsi, ricordato come un benefattore della comunità, cuore della cooperativa Moby Dick e poi della Gardenia, che nella cascina di Villanova ha dato ricovero e cure a molti tossicodipendenti, organizzando tra l’altro anche campi estivi per stranieri e partendo per dare una mano in Bosnia, dopo la guerra, con Piero Del Giudice. “Cinquanta famiglie del nostro territorio” ha ricordato Silla “hanno trovato la possibilità di lavorare proprio grazie alla cooperativa Gardenia. Per questo la nostra comunità lo ringrazia”.

Dopo il ricordo, spazio ai punti tecnici, come detto. E’ stato approvato il nuovo regolamento sull’aliquota Irpef, che introduce come in altri comuni la soglia di esenzione e soprattutto prevede aliquote differenziate per scaglioni di reddito, mentre è stato stabilito che l’indennità dei consiglieri è fissata, come per le annate precedenti, a 19,90 euro al mese. Stessa cifra per i membri della Commissione Edilizia. Nessuna indennità, invece, sui gettoni di presenza in consiglio comunale.

Orlando Ferroni di Casalmaggiore per la Libertà ha proposto di eliminare questo obolo, anche se si tratta di una cifra irrisoria, per dare un segnale, con i tagli ai costi della politica. Il presidente del consiglio Calogero Tascarella ha controbattuto che già diversi consiglieri rinunciano individualmente e senza bisogno di farsi pubblicità, La querelle si è poi spostata più sul piano personale. “Lei, presidente del consiglio” ha punzecchiato Ferroni “ora percepisce quanto un assessore. Perché non rinuncia? Dia l’esempio”. Tascarella ha parlato di “insinuazioni pesanti”, Carlo Gardani del Listone ha detto che i metodi del presidente sono sempre troppo minacciosi, poi tutto è rientrato con la votazione contro di Ferroni, l’astensione delle minoranze (ad eccezione di Ermelinda Casali, favorevole) e gli ok della maggioranza. Silla, quasi presagendo quello che stava per avvenire, ha detto di evitare “inutili polemiche da bar”.

E’ stata approvata la convenzione con la Provincia di Cremona per la gestione e l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale. Un punto sul quale sia Silla che Pierluigi Pasotto hanno chiesto a Filippo Bongiovanni, consigliere comunale Lega Nord ma soprattutto vicepresidente della Provincia, di vigilare affinché Casalmaggiore, tra i pochi comuni che già avevano speso per la valutazione delle reti di distribuzione, non fosse costretto a pagare due volte dopo questo passaggio di consegne. “Me ne farò carico” ha spiegato Bongiovanni, ricordando che gli uffici provinciali hanno già il “know-how della situazione”. Pasotto, stoppato in questo dal sindaco, si è raccomandato che una “buona distribuzione possa coincidere con un buon servizio di sportello e di vendita”.

Approvati i vincoli sulle convenzioni urbanistiche, con piccolo siparietto per l’uscita dalla sala di Bongiovanni e dell’assessore Ettore Gialdi, che hanno bloccato la votazione per qualche secondo, così come l’interpretazione autentica sulle norme del Pgt, rinviata il 14 giugno scorso.

Capitolo Tares: curiosamente, e a differenza di tanti altri consigli (vedi Viadana) a Casalmaggiore tutto è filato liscio. Silla ha reso merito al consigliere Matteo Rossi del Listone (ieri assente per motivi di lavoro) di avere svolto un grande studio sulla Tares, e a Filippo Bongiovanni di avere consigliato in modo giusto sulla terza rata di pagamento. “Pochi comuni” ha spiegato Silla “avevano già effettuato il passaggio dalla tassa Tarsu alla tariffa Tia: Casalmaggiore è tra questo, peraltro con una copertura del 100%. Significa che per noi il servizio e il costo sarà più digeribile”.

“Meno digeribile” ha poi aggiunto Silla “è il balzello di 0.30 euro a metro quadrato da versare allo Stato da parte delle aziende. Le rate fissate scadranno a luglio (40% del pagamento, ndr) e settembre (40%, ndr), mentre il conguaglio, grazie alla sollecitazione di Bongiovanni, sarà fissato per l’inizio del 2014. Questo perché eviteremo di fare pagare una rata in più a fine anno al cittadino e, per le imprese, daremo la possibilità di compensare, in caso di crediti vantati con lo Stato, l’ultima rata tramite il modello F24”.

L’intenzione dell’amministrazione è di organizzare incontri con città e frazioni per spiegare questa nuova tassa, anche se il fatto che a Casalmaggiore la raccolta differenziata sia già in voga aiuta non poco la gestione, perché è il sistema che più si avvicina allo spirito della Tares. Il comune ha chiuso gli insoluti 2006-2008 con la quota destinata di 108mila euro (nel complesso gli insoluti erano 200mila euro sul valore economico totale di 6 milioni), mentre il sindaco ha introdotto una novità. “Dato che la Tares si baserà sui rifiuti effettivamente prodotti, abbiamo pensato con Casalasca di distribuire contenitori elettronici, solo per il 20% rimanente di raccolta indifferenziata, con sistema di rilevazione degli svuotamenti. In questo modo sapremo quanto un cittadino produce in termini di rifiuti. Il costo del servizio, determinato da costi fissi e variabili, che però si stanno stabilizzando, è fissato a 2 milioni e 400mila euro”.

Bongiovanni ha chiosato spiegando che i meriti della spostamento a gennaio della terza rata vanno al partito Lega Nord. “Questa mossa ha tre vantaggi” ha spiegato il consigliere “. Per i cittadini che in dicembre dovranno pagare saldi di altre tasse come l’Imu; per le imprese e le partite Iva che eviteranno di pagare a dicembre la maggiorazione dello 0,30 a metro quadrato con la possibilità di compensare questo importo con gli eventuali crediti della dichiarazione dei redditi nel 2014; per Casalasca Servizi stessa, che a gennaio nel chiedere il saldo dell’anno 2013, sarà molto più precisa con i cittadini e le imprese avendo già i dati finali 2013”. La Tares, con votazione unanime, è stata approvata come corrispettivo, consentendo di contemplare in questo modo anche l’Iva, e non come tributo (in quest’ultimo caso la gestione sarebbe stata differente).

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