Politica

Streaming, Silla:
“Era meglio chiedere
il permesso al Maestro”

Non era un punto in programma all’ordine del giorno, ma rischia di oscurare, almeno nella prima parte del consiglio convocato per giovedì alle 19.30, addirittura il bilancio: lo streaming, infatti, legato nello specifico alla querelle su Casa Zani ma, a livello assoluto, valido secondo molti come prova di trasparenza e democrazia, monopolizzerà come minimo la prima mezzora di consiglio.

L’interrogazione scritta del vicesindaco Luigi Borghesi, che chiede di revocare a Casalmaggiore per la Libertà la possibilità di trasmettere le riprese (perché l’utilizzo di immagini, a detta del vice di Silla, sarebbe strumentale), non passerà inosservato. Prevista in sala anche una rappresentanza dei “grillini”, che peraltro hanno chiesto a Borghesi di discutere, già che si entrerà in tema, anche la famosa richiesta dei 5 Stelle di poter riprendere il consiglio (ma a spese del comune), che non ha ancora trovato risposta.

Il sindaco Claudio Silla sul tema non si sbilancia, ma lancia qualche segnale interessante. Sospenderete dunque lo streaming? “Ne parleremo e vedremo cosa ne penserà il consiglio: non siamo contro la trasparenza, ma contro l’uso strumentale delle riprese, queste deve essere chiaro” premette il primo cittadino “. Per conto mio, peraltro, non ho ancora avuto modo di vedere le riprese incriminate. Quello che posso dire, a quanto mi hanno riferito, è che il video è stato estrapolato da un contesto e, come tale, si presta a interpretazioni diverse dalla realtà. Sono dell’idea che un consiglio vada trasmesso integralmente o, non potendo spingersi così oltre, forse era il caso di riportare per intero la discussione su Casa Zani, inserendo anche il pensiero di assessori e consiglieri, anche di minoranza, che si sono espressi durante il dibattito. A mio avviso lo spezzone incriminato è stato inserito con una certa vis polemica, che però stralcia diverse parti che meritavano di essere ascoltate”.

Poi un appunto di certo non secondario. “C’è stata una mancanza da parte di tutto il consiglio, dunque anche mia, perché il caso specifico del consiglio di venerdì scorso era particolare: era infatti presente in sala ed è intervenuto al dibattito un non-consigliere, il Maestro Giacomo Zani. Nessuno ha pensato di chiedere a lui se fosse disposto ad essere ripreso. In effetti è stato un errore, dato che, ripeto, il permesso delle riprese in streaming è stato dato dal consiglio, dunque da sindaco, vice, assessori e consiglieri, ma non da ospiti esterni al consesso”.

Questa sera, dopo il primo punto, ne sapremo sicuramente di più.

Giovanni Gardani

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