Feste e turismo

San Carlo, Vallari
invita tutti a “una fiera
di tradizione e qualità”

Dopo avere anticipato il programma ufficiale della Fiera di San Carlo di Casalmaggiore via Facebook, il presidente della Pro Loco Marco Vallari suona una vera e propria carica, commentando i singoli eventi della kermesse e invitando tutti a partecipare.

“E’ sempre con grande piacere” si legge nel comunicato stampa di Vallari “che vi illustro il programma della Fiera di San Carlo, edizione 2013 e della Sagra del Cotechino e Blisgòn. La Fiera non ha ovviamente bisogno di particolari presentazioni poiché si tratta dell’Evento per eccellenza a Casalmaggiore, il più atteso da grandi e bambini, il più ricco di attività culturali e gastronomiche ed il più emozionante in ogni senso. Tutti noi siamo cresciuti con la Fiera ed ogni anno rimane un punto cardine per la nostra città perché conserva, nonostante i suoi oltre cento anni, tutte le caratteristiche di tradizione che tanto ci stanno a cuore. E’ giusto e sacrosanto infatti guardare sempre avanti, ma senza mai perdere di vista da dove veniamo. La Fiera ha certamente cambiato volto nel corso degli anni: è nata come fiera essenzialmente agricola, del bestiame e dello scambio. Poi nel tempo ha modificato il proprio modo di proporsi, pur conservando il suo carattere tradizionale. Ora come allora le giostre prendono posto in Piazza Garibaldi, mentre in Piazza Turati il Circo ha lasciato spazio ad un bellissimo show-room a cielo aperto delle concessionarie automobilistiche locali. Bancarelle e mercato in tutte le principali vie del centro e la zona “agricola” e gastronomica di via Favagrossa e via Formis con trattori, mezzi vari, utensileria ed esposizioni artigiane. Ora come allora, spazio alla cultura ed alla musica: un tempo al Teatro Sociale, oggi nel bellissimo Duomo di Santo Stefano e così via”.

“Il programma” sottolinea Vallari “ha una particolarità sulla quale mi piace insistere. Non si tratta esclusivamente di un lavoro della Pro Loco, che coordina e gestisce tutta la kermesse, ma è il frutto di un grande impegno che tanti cittadini, attraverso istituzioni ed associazioni locali, contribuiscono ad arricchirne le giornate. Questo è il bello della Fiera di San Carlo, tanti soggetti che si sentono partecipi in prima persona e che donano una parte delle loro attività per allestire la vetrina di eccellenze che Casalmaggiore sa offrire. I nostri stupendi ed invidiati musei, le Parrocchie, gli artisti locali, il circolo FotoCine Germani e tantissimi altri. Tra i fiori all’occhiello nel contenitore di questa edizione spiccano le due interessanti mostre presso i musei cittadini: al Museo Diotti la mostra “Il paesaggio che mi fu rubato” trasformazioni e sottrazioni fra pittura, fotografia e video documentazione; al Museo del Bijou invece “La mia donna si chiama desiderio” la moda negli anni ‘50 e la musica di Gorni Kramer.

Due imperdibili eventi di altissimo livello culturale. A cura della Parrocchia di Santo Stefano e San Leonardo il grande concerto che idealmente fa da prologo internazionale alla Fiera nella serata del 31 Ottobre: “Voci. Dare voce al nome di Dio” con un programma di musiche sacre che saranno eseguite dal Coro femminile della Essener Münster, la grande cattedrale della Diocesi tedesca di Essen, con la direzione di Raimund Wippermann e le musiche eseguite all’organo da Jürgen Kursawa.

Novità dell’anno, il convegno previsto in Auditorium S. Croce sabato 2 Novembre alle 17 dal titolo “Obblighi e tutela degli animali d’affezione” a cura del Servizio Veterinario dell’Asl della Provincia di Cremona con relatori il Dott. Maurilio Giorgi e il Dott. Luigi Magni: si tratta di un interessante appuntamento per tutti gli appassionati di animali, utilissimo a chi possiede un amico a quattro zampe. Presso la chiesa di S. Chiara  invece troverete la mostra: “Che cos’è l’uomo, perché te ne ricordi?” su Genetica e natura umana nello sguardo di Jérôme Lejeune (genetista e pediatra francese, scopritore della causa della sindrome di Down). Non meno importanti anche tutte le altre esposizioni, sempre in Santa Chiara, in Santa Croce e presso il salone della Pro Loco. Insomma ce n’è per tutti i gusti, musica, arte, pittura, fotografia. E parlando di gusti come non ricordare la nostra Sagra per eccellenza, del cotechino e blisgòn che dall’1 al 4 si terrà nel ristotenda in palazzo Turati e che si prolungherà anche il 5 Novembre con risottata casalasca e trippa, compreso il Memorial Garavaldi di briscola.

La sagra è interamente organizzata e gestita dagli esperti volontari della Pro Loco più alcuni giovani che quest’anno hanno dato la loro disponibilità, coordinati come sempre da Giuseppe Cavalli e dal Consigliere Giuliano Zambelli che ringrazio di cuore per il grande lavoro che portano avanti con dedizione. La sagra è arrivata all’edizione numero sedici e da qualche anno a questa parte, complice anche il crescente impatto mediatico del web, sta iniziando a farsi conoscere davvero a livello globale, infatti diversi network radiofonici del Nord Italia e siti web specializzati (ogni anno sempre di più) se ne occupano all’interno dei loro palinsesti e ci contattano per ottenere informazioni. In tempo di crisi economica è sempre più difficile “comporre” il mosaico complesso della nostra Fiera. Ma la risposta c’è sempre perché anche di questi momenti deve vivere la società”.

“Momenti di svago” conclude Vallari “e di scambio sociale che sicuramente aiutano sia i cittadini che i commercianti contribuendo a far girare, pur a fatica, l’economia locale. Non puntiamo sulla quantità ma sulla qualità perché è la nostra tradizione, è la tradizione di Casalmaggiore e ne dobbiamo andare tutti orgogliosi”.

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