Sport

Maglie dell’Italrugby?
Finiscono in lavatrice
a Vicobellignano…

Nella foto Maldotti con una maglietta della Nazionale italiana di Rugby

Nella settimana del grande rugby per Cremona, anche il casalasco fa la sua parte. Magari il modo potrebbe fare sorridere, ma in realtà si tratta di un’attività pratica che ha fatto arrivare nel comune di Casalmaggiore niente meno che le magliette della Nazionale azzurra, impegnata sabato prossimo allo stadio Zini di Cremona nel secondo test match novembrino contro la Isole Fiji. Magliette da gioco, da gara, non da allenamento, precisiamolo subito: sia la muta azzurra, sia quella bianca (di scorta).

Detto che a Cremona l’attesa è altissima e che i giocatori più rappresentativi ogni giorno sono molto seguiti nelle loro sedute di allenamento, oltre ad essere presi d’assalto per ogni momento organizzato per gli autografi, nei giorni scorsi una certa sorpresa ha colpito Fabrizio Vappina, presidente del Casalmaggiore Rugby, sodalizio nato da qualche anno nel comune maggiorino grazie alla collaborazione con gli Amici del Po. “Ebbene” racconta Vappina “come ogni domenica ho portato le magliette della nostra squadra, dopo la partita, alla lavanderia Green Eyes di Vicobellignano. Il titolare, Massimo Maldotti, che da tre anni ci ha offerto gratuitamente il lavaggio delle magliette, mi ha guardato con aria sorniona. “Non immagini nemmeno quello che sto lavando”, mi ha detto”.

A quel punto Vappina si è incuriosito, ma non ha dovuto attendere a lungo: alla Green Eyes erano infatti arrivate le magliette della Nazionale di Rugby utilizzate sabato scorso nel primo test match, quello perso 50-20 contro l’Australia a Torino. Questo perché Maldotti gestisce anche una lavanderia a Cremona e, nella divisione dei compiti, ha deciso di premiare la “succursale” di Vicobellignano con questo impegno onorevole. Un cliente indubbiamente speciale per il territorio casalese e una battuta per Vappina. “Quando ho visto le loro maglie sporche vicino alle nostre, in attesa di finire in lavatrice, beh, mi sono un po’ emozionato. Magari, chissà, può essere un buon auspicio anche per noi”.

Con una raccomandazione per il titolare: vista la passione che la provincia cremonese sta scoprendo per questo sport, faccia attenzione a non subire un’ondata di appassionati, che magari vogliono strappargli e tenersi una maglietta come prezioso cimelio…

Giovanni Gardani

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