Casteldidone, rincorre
i ladri e si infortuna
ad una gamba

Oltre al danno la beffa. O meglio la beffa, alla fine, è risultata superiore al danno: è stato un sabato pomeriggio particolarmente sfortunato per una donna di mezza età residente a Casteldidone, che ha subito una visita da parte dei ladri in casa propria.
Tutto è accaduto attorno alle 18 di sabato, appunto: la donna, che vive in una villetta bifamigliare isolata, che ha un unico cancello di ingresso per le due abitazioni, era a casa da sola. Sentendosi poco bene, ha deciso di coricarsi a letto per una mezzora, per provare a riprendersi; il marito, nel mentre, era fuori casa.
Ad un certo punto sentendo alcuni rumori, la signora non si è allarmata, pensando che fosse proprio il coniuge che stava rientrando. La donna era talmente convinta da avere riferito al marito di accendere la luce, nel caso dovesse cercare qualcosa in camera. In realtà questa mossa ha avuto l’effetto di allertare i ladri che, entrati dal cancello sul retro (di giorno quasi costantemente aperto), si erano introdotti nella casa, pensando che questa fosse vuota.
Pare che a quel punto i malviventi si siano allarmati, lasciando le stanze che avevano appena visitato e alcuni indumenti che stavano probabilmente per rubare. A sparire sono stati così solo pochi euro, trovati nella borsetta della signora. La quale, accorgendosi che qualcosa non andava, ha provato ad alzarsi dal letto, non tanto per fermare i ladri, molto lesti ma comunque visti dalla donna (che infatti ha capito che erano stati in tre ad agire), quanto piuttosto per provare a prendere il numero di targa, immaginando che i tre fossero arrivare in automobile.
La signora l’ha pensata giusta ma, nella sua corsa, ha potuto solo sentire la sgommata dell’auto che stava ripartendo. Purtroppo per lei, accelerando il passo, la donna è scivolata, infortunandosi a una gamba (che per fortuna non si è fratturata) e finendo così al pronto soccorso. Ecco perché ha dato più fastidio (e fatto più male) la beffa finale rispetto al danno che i ladri volevano procurare. Sul fatto indagano i carabinieri della stazione di Solarolo Rainerio, subito allertati dalla jellata signora.
Giovanni Gardani
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