Cronaca

Disagi e criticità:
le frazioni Nord ora
si affidano a Facebook

Due delle foto presenti sul gruppo Facebook che evidenziano due grandi problemi delle frazioni nord

VIADANA – Politica (e polemiche) al tempo di Facebook: mentre il sindaco di Viadana Giorgio Penazzi attende (tutto sommato con serenità) il giorno del giudizio, ovvero il prossimo 7 febbraio quando sarà discussa la mozione di sfiducia in una sede comunque “ortodossa”, i cittadini fanno rete, e si mettono in rete, per proporre priorità e indicare cosa non va.

Su Facebook, a onore del vero, gruppi del genere esistono già: basti pensare, ad esempio, al “Paese sull’Acqua”, dedicato a San Matteo delle Chiaviche. Ora però si parla di un esperimento nuovo, che mira a convogliare in un unico luogo, per quanto virtuale, cittadini di una zona specifica di Viadana (le frazioni nord, delle quali San Matteo fa parte) per proporre soluzioni e prima ancora segnalare problemi. Il motto, ovviamente, è legato al classico “l’unione fa la forza”.

Un gruppo che si rispetti, per inciso, ha un moderatore e non pubblica materiale “a casaccio”. Il gruppo “Salviamo le frazioni nord”, questo il nome, ne ha ben due: Davide Montanari e Daniela Formica. L’intenzione non è soltanto quella di “fare parole” ma di pubblicare foto, unitamente ad opinioni, che dunque pongano sotto la lente di ingrandimento necessità reali di questo territorio.

Tra i problemi più caldi l’accesso al cimitero di Cavallara, molto difficoltoso in presenza di camion, le strade impraticabili nel momento in cui i mezzi pesanti le sporcano con grandi quantitativi di fango trasportato involontariamente dalla golena, la necessità di nuovi posti auto a San Matteo, il degrado delle ex scuole di Cizzolo e Cavallara, la pericolosità dell’incrocio di Squarzanella, teatro di vari incidenti, i fossi sporchi lungo via Terzone, il traffico strozzato sul ponte di ingresso a San Matteo. E, a proposito di ponti, ovviamente anche la grave questione del ponte di Torre d’Oglio, tornata prepotentemente d’attualità. La speranza per i moderatori e per chi lascia le proprie segnalazioni è che queste esigenze possano entrare a fare parte non solo della comunità virtuale, ma anche dell’agenda politica reale.

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