Cronaca

Accoltellò ed uccise
un vicino di casa:
21 anni di carcere

Nella foto, il Tribunale di Mantova, Andrea Canteri e il luogo del delitto

MANTOVA – Il 7 luglio del 2013, nel cortile di un condominio di via Oglio a San Michele in Bosco, frazione di Marcaria, Andrea Canteri di 31 anni uccise con una coltellata alla gola Antonio Luongo, 38enne padre di famiglia e vicino di casa del proprio assassino. Lunedì, in Corte d’Assise a Mantova, l’uomo è stato condannato a 21 anni di carcere e al pagamento di 500mila euro di risarcimento. Una pena più pesante rispetto a quanto avanzato dal Pubblico ministero Giulio Tamburini, che nell’ultima udienza aveva richiesto 14 anni di reclusione per l’imputato, riconoscendo l’attenuante della provocazione e non l’aggravante per futili motivi e crudeltà. La parte civile, a sua volta, aveva chiesto un risarcimento danni di un milione e mezzo di euro.

Il fatto risale a dieci mesi fa. Era domenica, poco dopo le 11, quando in via Oglio a San Michele in Bosco di Marcaria, davanti a diversi passanti, si è consumato un litigio finito in tragedia. Luongo, che da una decina d’anni era protagonista di discussioni coi vicini di casa e non solo (alcune delle quali finite sui verbali dei Carabinieri), viveva in un condominio popolare con moglie e tre figli a carico. Disoccupato, riceveva aiuti dai servizi sociali del comune di Marcaria. La mattina del 7 luglio aveva iniziato a sfasciare l’erba del giardino del condominio lasciando la radio accesa in casa. Esasperato dai comportamenti del vicino, Canteri, che viveva con madre e fratello disabile, aveva avuto l’ennesima discussione con Luongo. Poi, accortosi di danni ad auto e moto di sua proprietà, convinto che il responsabile fosse Luongo, si era accanito sulla vettura del 38enne. Allertato dalla moglie, Luongo tornò a casa e affrontò il rivale, che lo attendeva con ancora il coltello tra le mani. Brandendo l’arma, Canteri sferrò un colpo all’avambraccio e un altro al collo di Luongo, che nonostante il tentativo di fuga stramazzò al suolo: morì in ospedale a Mantova mentre Canteri attese in casa l’arrivo degli uomini dell’Arma. Con l’accusa di omicidio volontario aggravato da futili motivi e crudeltà, il 31enne si è presentato lunedì 5 maggio alla sbarra, a Mantova.

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