Penazzi ora querela:
“Perteghella ha
dimostrato incapacità”

Nella foto Perteghella e Penazzi
VIADANA – Mentre il commissario prefettizio inizia il suo lavoro a Viadana, l’aria rimane calda in comune e sulla frattura interna alla maggioranza ritorna l’ex sindaco Giorgio Penazzi, che attacca uno dei nemici politici, ovvero Silvio Perteghella, inizialmente vicino all’ex primo cittadino e poi tra coloro che hanno favorito la rottura. E preannuncia querele. “Silvio Perteghella, ex presidente della Stu Viadana Sviluppo SpA ed ex presidente del consiglio comunale (per poche ore)” si legge nel comunicato di Penazzi “dopo aver preso atto delle sue incapacità gestionali che gli sono state contestate con la richiesta delle dimissioni, imbastisce una disperata difesa del suo operato, incolpando gli altri e diffamandomi gravemente accusandomi apertamente di commistione fra interessi privati in atti d’ufficio. Per queste gravissime falsità da lui espresse ho già nominato un avvocato penalista incaricandolo di sporgere querela in Procura della Repubblica contro Silvio Perteghella per le calunnie e per le gravissime diffamazioni rese nei miei confronti a mezzo stampa”.
“Colui che è politicamente debole e incompetente in materia si difende così” continua l’attacco di Penazzi “senza logica, sputando veleno e maldicenze, insinuando falsità e bugie; le sue giustificazioni sono di una debolezza tale paragonabile alla classica foglia di fico che si vuole rappresentare per nascondere le proprie vergogne, anche agli occhi dei meno esperti. Entrare nella gestione di una società di trasformazione urbanistica per puri meriti politici (non aveva alcune esperienza in quanto operaio) fu per lui, impreparato e privo di quei necessari rudimenti amministrativi, veramente difficile. Le mie esortazioni nei suoi confronti a continuare con i precedenti metodi adottati furono completamente disattese e per questo egli cominciò a inanellare errori su errori, dovuti soprattutto all’insipienza e alla sua incapacità operativa”.
“Gli avevo raccomandato” si legge poi “di affrontare il problema dell’indebitamento con modalità operative intese a rivedere l’assetto debitorio con gli istituti di credito per riorganizzarlo, rinegoziarlo compatibilmente con i mutati scenari economici. Non si potevano recepire le sue reiterate richieste di addebitare al Comune di Viadana le sue incapacità e le sue inefficienze chiedendo ai cittadini finanza e denaro. Il suo immobilismo e la sua incapacità gestionale causarono pesanti costi finanziari alla società da esso presieduta, ma non solo perché egli si macchiò (come egli stesso ha ammesso) di gravi e scorrette operazioni nei confronti di una importante banca della piazza scontando fatture a clienti, il cui netto ricavo venne destinato ad altri creditori”.
Penazzi poi entra nel dettaglio di quest’ultimo particolare. “Ricordo perfettamente le espressioni infuriate e preoccupate del funzionario della banca quando egli venne a conoscenza che il denaro da egli prestato e che doveva allo stesso essere reso, andò a finire ad altri creditori; era stata l’ennesima operazione completamente sbagliata che aveva messo in allerta tutto il ceto bancario e in forse un consolidato rapporto fiduciario precedentemente instaurato”.
“Le scuse non scusano più al giorno d’oggi” conclude Penazzi “e non scusano nemmeno le false affermazioni di Perteghella sul mio operato amministrativo; di queste ne dovrà discutere davanti al giudice e senza l’appoggio della stampa a lui compiacente. Posso tranquillamente affermare che, sostituendolo con la rag. Lidia Culpo è stato intrapreso un importante cammino di risanamento dei conti, di ristrutturazione del debito, di riorganizzazione delle società così come il nuovo Cda ha correttamente impostato”.
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