Politica

Sanità, l’idea di Sel e
Idv: “Chiedere conto
a Fava e manifestare”

Nella foto Giovanni Frijo di Sel

VIADANA – Anche Viadana, dopo Bozzolo, interviene sulla questione dei presunti tagli (o declassamento) degli ospedali del comprensorio Oglio Po, negati dall’assessore regionale alla Sanità Mario Mantovani ma evidenziati dal Partito Democratico. Nella fattispecie il comunicato è frutto di un incontro tra i vertici di Sel e Idv di Viadana, che spiegano il loro punto d vista.

“La situazione che si è venuta a creare negli ultimi anni” si legge nel comunicato “in materia di sanità a Viadana e comprensorio ospedaliero Oglio Po, fatta già di tagli a rate e con una eventuale chiusura del pronto soccorso, sarebbe la fine, come dicono alcuni sindaci. Infatti non garantendo più servizi primari così importanti, accompagnati dalle lacune logistiche e dei trasporti, si ottiene un doppio effetto: uno è quello di rivolgersi a strutture private e l’altro a strutture fuori Regione o comunque a 50 chilometri di distanza. In ambedue i casi queste novità comportano maggiori sacrifici in termini di tempo e di denaro, per i cittadini del territorio di Viadana, Casalmaggiore, Pomponesco, Dosolo, Bozzolo e Sabbioneta. È vero che in Italia i costi della sanità sono troppo alti, ma non riguardano l’offerta di servizi assolutamente necessari sul territorio, la stessa spending review del governo parla di tagli agli sprechi e non ai servizi”.

Sel e Idv suggeriscono di chiedere conto all’onorevole Fava, che conosce bene la realtà del comprensorio essendovi nato e cresciuto, ed elencano le gravi perdite già subite dal territorio non solo in materia di Sanità. “Su questo punto vorremmo che l’assessore viadanese On. Fava che conosce la situazione prendesse posizione. Per quanto riguarda Viadana constatiamo un continuo stillicidio di servizi che aumenteranno ulteriormente i sacrifici dei Viadanesi: agenzie delle entrate, Giudice di Pace, difensore civico  (quest’ultimo fra l’altro senza oneri per il comune) e chissà quali altri servizi ancora verranno messi in discussione. Tutto ciò sta impoverendo Viadana, il suo territorio e i suoi cittadini, degradando uno dei più importanti comuni a semplice paesino di provincia”.

Infine un attacco al commissario prefettizio Isabella Alberti e l’annuncio della volontà di manifestare. “Sappiamo che il commissario comunale di Viadana non può assumere atti politici, quindi chiediamo di non intervenire per depotenziare dei servizi posti in essere e già esistenti, in qualità di burocrate invece, deve garantire i servizi burocratici ai cittadini facilitando lo svolgimento dell’esercizio dei loro  diritti e doveri. Visto che con le prese di posizione e comunicati stampa non si ottiene nulla, è giunta l’ora, secondo noi, di  organizzare insieme a tutte le forze politiche di Viadana una manifestazione pubblica, anche per sostenere i sindaci dei comuni del comprensorio”.

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