Casalmaggiore,
il cimitero fa acqua
Squarcio nel tetto

Nella foto lo squarcio visibile dal vialone che conduce al Santuario della Fontana
CASALMAGGIORE – E’ una vera e propria ferita, visibile (anche se è necessaria una prospettiva non comodissima) anche ad occhio nudo passeggiando sul vialone che conduce al Santuario della Fontana, quella che si è aperta nella struttura di sinistra della parte vecchia del cimitero di Casalmaggiore, osservando dall’ingresso principale. Una ferita nel tetto, che complice anche un’estate particolarmente piovosa, sta creando non pochi problemi, legati all’umidità e all’acqua piovana appunto, ai locali e alla struttura stessa della navata. Chi frequenta abitualmente il cimitero racconta che l’acqua, filtrando attraverso le tegole rotte, dove anche le travi hanno un po’ ceduto, arriva anche vicino ai loculi più alti, impregnando d’umidità di muri e gocciolando a terra e creando, nei giorni più piovosi, vere e proprie pozzanghere con il rischio di scivoloni specie per i più anziani.
Ma non viene risparmiato, è stato riferito, nemmeno l’ufficio del custode, che in qualche circostanza s’è ritrovato con documenti bagnati e incartamenti importanti a serio rischio di disfacimento. Soltanto pochi mesi fa, tra le fine del 2013 e l’inizio dell’anno in corso, il comune era intervenuto per intonacare le zone del tetto delle due navate ammalorate (già, perché anche quella centrale sembra soffrire della stessa “malattia”) e renderle impermeabili alla pioggia. Non è servito: tempo qualche settimana e il problema s’è ripresentato, anzi è peggiorato, dato che di un “taglio” di quasi una decina di metri stavolta si tratta, anche se la prospettiva non rende forse bene la gravità della situazione. Non facilmente visibile da lontano, ma comunque intuibile, lo squarcio è infatti decisamente più evidente, come hanno riferito anche alcuni operai del comune, salendo su un’apposita gru, che probabilmente dovrà essere azionata a breve. Prima che il tetto, che per il momento non sarebbe a rischio crollo, possa essere messo ko dalla pioggia che, nonostante la stagione estiva, non accenna a fermarsi…
Giovanni Gardani
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