Cronaca

Ebola, padre Brioni:
“C’è paura ma la nostra
missione continua”

Dal sito della Diocesi di Cremona

CREMONA – In un’accorata mail giunta domenica 14 settembre al sito della Diocesi di Cremona, il rivarolese padre Luigi Brioni, missionario saveriano in Sierra Leone, racconta la tragica situazione dell’epidemia di Ebola: “Tutto il Paese – scrive il religioso originario di Villanova – è ormai sotto la cappa di questo male e di questa tragedia che ormai ha oltrepassato le 500 vittime in poco più di tre mesi, mentre i casi positivi non danno segno di fermarsi e neppure di rallentare”. E così prosegue: “La paura, anche di noi missionari, c’è e non la neghiamo, ma senza che ci impedisca di continuare qualche attività spirituale/pastorale, per quanto ci è possibile. Anzi, anche a nome vostro, ci facciamo strumento quotidiano di carità ed assistenza sia per i poveri (che sono sempre i primi a soffrire nelle emergenze!) come soprattutto per chi è contagiato da Ebola, con cibo ed aiuti finanziari”. “La comunità internazionale – continua il religioso – si sta muovendo bene con preoccupazione e generosità per soccorrerci, ma poi tocca a tutti noi che viviamo nel Paese cooperare per arginare e debellare questa Ebola. E posso testimoniare anche nel piccolo della mia parrocchia rurale che sono in molti a donare tempo e mezzi per tenere Ebola più lontano possibile. E, finora, ci sono riusciti!”. “Padre Vittorio Bongiovanni ed io stiamo bene e viviamo nell’unico distretto della Sierra Leone non ancora toccato da Ebola, ma partecipiamo intensamente a questa tragedia nazionale, che è come una tempesta di campagna che rovina tutto, dall’economia alla scuola, alle relazioni, alla cultura, allo sviluppo”.

Per il momento i saveriano non indicono nessuna colletta, ma “se qualcuno o qualche organizzazione vuole aiutarci ad aiutare i nostri poveri, benvenuti e… benedetti”. E infine: “Il 19, 20, 21 settembre è stato pure dichiarato un lockdown nazionale, cioè tutta la popolazione della Nazione per tre giorni deve stare in casa per essere visitata e controllata da ispettori! E domenica anche le chiese saranno completamente chiuse! Noi abbiamo un po’ di dubbio che questo esercizio possa aiutare a trovare casi di Ebola e isolarne lo spargerci, ma… speriamo, anche con le vostre preghiere ed il vostro gran cuore”.

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