Postino di Sabbioneta finisce
a terra con lo scooter: morto sul colpo

Nella foto, il luogo dell’incidente e a destra Fabio Bacchi
SABBIONETA – Cade dallo scooter e muore sul colpo: è la tragica fine di un postino sabbionetano di 49 anni, Fabio Bacchi, che ha perso la vita intorno alle 15.20 di un normale pomeriggio autunnale, mentre era intento a consegnare la corrispondenza e qualche sorriso come era solito fare a detta di chi lo conosceva. Classe 1965, Bacchi viveva solo con la madre anziana. Il padre fu presidente della Pro Loco sabbionetana e per una tragica coincidenza del destino morì anch’egli sulla strada.
Nel pomeriggio di martedì, il 49enne sabbionetano era in sella allo scooter delle Poste e stava procedendo in una strada immersa nella campagna di Sabbioneta (via Borgofreddo, tra le frazioni di Borgofreddo appunto e Villa Pasquali). La dinamica del sinistro è ancora in fase di accertamento da parte dei carabinieri di Sabbioneta e di Viadana, intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118. L’uomo ha incrociato un trattore con attaccata una mietitrebbia, ed è stato lì, a una cinquantina di metri da una curva, che è caduto. Ancora non è chiaro se abbia urtato il pesante automezzo o se abbia semplicemente perso il controllo del proprio scooter nel tentativo di evitare il trattore. Certo è che il veicolo è caduto sul lato destro della strada e che l’uomo è rovinato a terra, probabilmente battendo la testa. Il casco, rotolato a qualche metro dalla moto, forse non è stato indossato a dovere. Al volante del trattore c’era A.M., 76enne di Sabbioneta. Sul posto è arrivata in un secondo momento anche l’Asl Medicina del Lavoro.
AGGIORNAMENTO – Saranno celebrati sabato alle ore 10 presso la chiesa parrocchiale di Sabbioneta i funerali di Fabio Bacchi, il postino sabbionetano morto nella giornata di martedì. E’ infatti arrivato il nulla osta: la salma sarà trasferita nella mattinata di venerdì alle ore 11 presso l’abitazione di Sabbioneta, dove saranno possibili le visite. Il funerale sarà invece celebrato, come detto, sabato.
Simone Arrighi
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