Giudice di Pace:
guerra tra ex
consiglieri ed ex sindaco

VIADANA – A Viadana è guerra tra ex, consiglieri comunali e sindaco. Tema: il Giudice di Pace. Bruno Bartolucci, Elda Manfredi, Daniele Mozzi e Silvio Perteghella replicano a Giorgio Penazzi che avrebbe scaricato le responsabilità della possibile soppressione degli uffici ai Consiglieri Comunali che lo hanno sfiduciato. “Le disposizioni in materia di ridefinizione e riduzione degli uffici giudiziari di primo grado – scrivono gli ex consiglieri comunali – vengono introdotte con Legge 111 del 15/07/2011. Tali disposizioni riguardavano anche la chiusura degli uffici del Giudice di Pace di Viadana (MN) . Tuttavia gli enti locali potevano garantire la permanenza del servizio facendosi carico delle spese inerenti il personale ed i costi relativi al mantenimento dei locali. Il Comune di Viadana manifestò l’interesse al mantenimento del servizio con una semplice delibera di indirizzo dall’anno 2013 con la Delibera di Giunta Comunale 74 del 17 di Aprile, delibera priva di qualsiasi parere tecnico contabile”. “Successivamente la Giunta Penazzi – Anzola individuava due dipendenti da mettere a disposizione degli uffici giudiziari (una cuoca e una receptionist di cui una prossima al pensionamento) che però non erano in possesso dei titoli per poter svolgere la funzione di Cancelliere presso l’ufficio del G.d.p. Come ultimo atto il Sindaco di Viadana in data 28/04/2014 reiterava la richiesta al Ministero della Giustizia per il mantenimento del servizio insieme alle amministrazioni Comunali di Asola e Bozzolo che di li a poco avrebbero ritirato tale disponibilità (10/05/2014). Nel frattempo il Sindaco dott.Penazzi individuava un terzo dipendente del Comune Viadana per colmare l’assenza di una figura professionale che potesse vantare i titoli per svolgere il ruolo di Cancelliere”.
“Tutto l’organico indicato – proseguono gli ex consiglieri – veniva così individuato in maniera quasi “personale” dall’ex Sindaco senza alcuna delibera di variazione della pianta organica, inoltre dagli atti non risulta la minima condivisione di tali problematiche con gli altri Comuni del distretto per una giusta e doverosa ripartizione delle spese finanziarie. Il Presidente del Tribunale di Mantova dichiarava che la presentazione di parte delle richieste di autorizzazione giungeva fuori tempo massimo (30/04/2014), e l’Amministrazione Viadanese presieduta da Penazzi in quella scadenza era nel pieno delle sue poteri. Il Commissario Prefettizio Alberti si è limitato ad esprimere delle perplessità rispetto alla difficile riconversione professionale dei dipendenti individuati dall’ex Sindaco Penazzi (una cuoca, una receptionist ed un’impiegata del Mu.vi) ben consapevole inoltre che i costi economici che tutto il distretto dovrebbe sostenere ricadrebbero unicamente ed ingiustamente sul Comune di Viadana. Penazzi quindi non cerchi facili quanto pretestuose responsabilità in chi lo ha sfiduciato o nel Commissario Prefettizio, anche perché il Consiglio Comunale più di una volta lo invitava ad avviare politiche di confronto e di partnership con i Comuni limitrofi per il mantenimento dei Servizi con le giuste compartecipazioni dei costi. Il personale individuato inizierà i corsi (che durano complessivamente tre settimane) lunedì 03/11, all’udienza in programma al T.a.r. nell’ultima settimana del mese di Novembre saranno già terminati. Ci auguriamo che Sindaci di Dosolo, Commessaggio, Sabbioneta e Pomponesco vincano il ricorso presentato presso il Tar per il mantenimento degli Uffici del Giudice presso il Comune di Viadana e se questo avverrà auspichiamo che con lo stesso impegno contribuiscano con equità finanziaria alle ordinarie spese di personale e strutture, utili per l’ordinario svolgimento del servizio”.
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