Cronaca

La piena dell’Oglio
fa riemergere
il problema del ponte

Nella foto, il ponte tra Calvatone ed Acquanegra sul Chiese durante la recente piena dell’Oglio

CALVATONE – La recente piena dei fiumi ha fatto riemergere un problema che si trascina da circa trent’anni. Si tratta del ponte in ferro sul fiume Oglio, tra Calvatone e Acquanegra sul Chiese, che consente a mantovani e cremonesi di raggiungere i rispettivi territori. Ebbene tale viadotto da tempo è soggetto a limitazioni di portata costringendo i tecnici ad istituire il senso unico alternato con installazione di un semaforo e restrizioni di carreggiata, per impedire il passaggio di due mezzi contemporaneamente e ai veicoli di peso superiore al consentito. Fino ad arrivare alla chiusura totale come nei giorni della piena sospendendo completamente i collegamenti. Da diversi anni si parla di sostituire il viadotto con un ponte “Bailey” costruito dai militari con tempi e costi assolutamente contenuti. A tale proposito il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio ricorda di un’intesa a suo tempo raggiunta col comandante Ciampini del X Guastatori di stanza a Cremona, caserma Col di Lana, per installare questo viadotto in sostituzione di quello in condizioni precarie.

Dai documenti sottoscritti la Regione Lombardia avrebbe anche sostenuto il progetto inserendolo nelle intese con la Tibre in modo che l’opera venisse inserita nelle infrastrutture connesse alla famosa bretella Cisa Brennero., tra cui il sovrappasso ferroviario  la circonvallazione di Bozzolo Secondo il sindaco Torchio però l’Amministrazione provinciale di Mantova , a cui spetterebbe il controllo delle infrastrutture  sul territorio,non si sarebbe mai impegnata per arrivare ad una conclusione  del progetto. Per questo motivo Torchio  ha preso carta e penna inviando una lettera a tutti gli Enti interessati, dalla Regione Lombardia, alla società Autocamionabile della Cisa alle Prefetture di Cremona e Mantova, alle rispettive province, ai sindaci di Calvatone ed Acquanegra sul Chiese. Sollecitando anche l’aspetto non secondario derivante dalla famosa legge “Salva Italia” del Governo Monti attraverso cui questa opera importante per moltissimi cittadini potrebbe ottenere una sostanziosa anticipazione rispetto a tutti i cantieri programmati con questi investimenti previsti.

Rosario Pisani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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