Sette anni di opere
di Gianna Zanafredi
in mostra a Parma

Nella foto, Gianna Zanafredi con una sua opera
CASALMAGGIORE/PARMA – Sabato 20 dicembre alle ore 11,30 inaugura a Parma, nella Galleria San Ludovico in Borgo del Parmigianino, la personale della pittrice casalese Gianna Zanafredi. Una mostra intitolata “custodiale, memoriale” che prevede l’esposizione di opere realizzate tra il 2007 e il 2014. Nata a Casalmaggiore, artista di collaudata vocazione, pittrice stimata e presente con la sua opera in collezioni pubbliche e private, Gianna Zanafredi ha laboratorio di lavoro e studio in Borgo del Parmigianino a Parma, città dove vive da più di 20 anni. La sua formazione canonica si struttura in età matura, sui banchi dei corsi serali e sotto la guida del maestro Mauro Marchini. In lei la scelta artistica è insieme scelta esistenziale e rivolta. Da neofita si avventa sul testo pittorico subito con un linguaggio informale autonomo, originale.
All’inizio, dunque, l’informale, perché la Zanafredi è convinta che quel linguaggio artistico – invenzione della generazione in rivolta a metà del secolo scorso – possa ancora funzionare come lingua anche della sua personale ribellione. Guarda a Burri, Tàpies, Fautrier. Anche a Morandi guarda, al chiarismo del primo Padova guarda, e da loro e da quelle correnti assume profondità materiche, le dinamiche della materia, l’uso della materia, e un tono costante della tela (il bianco) come metafora. All’inizio la realtà che la assedia e la coinvolge – bambina e adolescente – è quella di natura. Il panorama di natura, le terre della Bassa, l’orizzontalità del fiume, le densità atmosferiche e le nebbie, i filari all’orizzonte delle piantagioni rivierasche. Poi un continuo e cauto approccio alle tele ‘di Storia’ e ad una nuova figurazione dimentica dei ‘paesaggi’ iniziali, a confronto con se stessa protagonista di genere, con la propria storia donna, a confronto con i temi universali dei diritti umani, con le ingiustizie irredimibili della vicenda storica. Siamo così al ciclo delle tele di questa personale a titolo “custodiale, memoriale” che mette in scena oltre 30 opere scelte nella produzione degli ultimi sette anni.
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