Feste e turismo

Tibre dolce, finalmente
Casalmaggiore entra
nelle mappe ufficiali

Nella foto i nuovi cartelli turistici a Casalmaggiore

CASALMAGGIORE – Sono stati piazzati, lungo l’argine del fiume Po e in altre zone della città, i cartelli segnaletici e turistici di riferimento alla cosiddetta Tibre dolce, da qualche giorno presenti anche a Casalmaggiore. E’ un passo che rende dunque ufficiale l’ingresso del comune casalese, con le sue ciclabili (quella naturale dell’argine in primis), all’interno di un percorso ciclistico che va da Verona a Carrara e ha preso proprio il nome di Tibre dolce, in contrasto alla Tibre autostradale, per la capacità di raccordare il Tirreno al Brennero sfruttando esclusivamente vie dedicate alle biciclette e ai velocipedi.

Un progetto presentato peraltro a Sabbioneta, a Palazzo Forti, addirittura nel 2010, un incontro al quale partecipò anche Filippo Bongiovanni, all’epoca assessore in Provincia di Cremona e oggi sindaco di Casalmaggiore: una coincidenza che, grazie anche al lavoro di alcune associazioni, tra le quali gli Amici di Casalmaggiore, e grazie al decollo del progetto con vista Expo, ora porta il comune casalese all’interno delle mappe ufficiali. Di fatto Casalmaggiore ha sempre fatto parte, per via della propria posizione, di questa macro-ciclabile naturale, ma con l’installazione di questi grandi segnali sarà ben visibile anche sulle mappe che durante Expo verranno distribuite ai turisti che amano appunto il cicloturismo. Un passaggio formale, che potrebbe contenere però sviluppi importanti per il territorio.

Anche perché la Ciclovia della Tibre dolce per diverse decine di chilometri va a coincidere con la Ciclabile dell’Unesco, che parte da Peschiera del Garda, tocca Mantova e arriva a Sabbioneta: l’intenzione è di favorire, sfruttando la coda lunga di questa Ciclabile Unesco, un migliore afflusso di ciclisti sulla strada a bassa percorrenza che da Sabbioneta arriva a Casalmaggiore toccando le frazioni di Ponteterra e Motta San Fermo. Il problema è che in quel tratto non esistono ciclabili: si intendono studiare accorgimenti per capire se, sfruttando anche la bellezza, ad esempio, del Santuario della Fontana, sorta di approdo di fine percorso, vi sia un sistema per garantire sicurezza ai ciclisti, andando così a costituire una coda allungata dalla Ciclabile Unesco (pur senza il riconoscimento ufficiale). Restando però al presente, Casalmaggiore finalmente entra nel Tibre dolce anche nella mappatura ufficiale: un bel passo avanti, a pochi mesi dalla vetrina universale di Expo.

Giovanni Gardani

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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