Breveglieri, ora è fatta
Ecco il programma del
neo candidato sindaco
In foto Giovanni Breveglieri
VIADANA – Viadana potrebbe anche avere un sindaco giudice. Un binomio certamente curioso che probabilmente non ha molti casi similari. Il riferimento è rivolto a Giovanni Breveglieri, conosciutissimo Giudice di Pace di Viadana che adesso corre ufficialmente per le elezioni amministrative di maggio. Due giorni fa da Roma il Ministero di Grazia e Giustizia ha detto sì, dando così il consenso alla sua iscrizione nella lista dei candidati che aspirano a diventare sindaco. Una specie di esonero provvisorio poiché se dovesse andare male potrà decidere di ritornare a esercitare la professione per la quale è nato.
Soddisfazione ovviamente da parte dell’interessato, il quale a giorni presenterà i suoi candidati. “Sarà una lista con ben undici laureati” esordisce aggiungendo subito dopo che si tratta di persone senza tessere né bandiere: “Abbiamo persone di destra e di sinistra, bianche e rosse unite da un unico progetto, quello di ricostruire Viadana senza più i bavagli dei partiti”. Giovanni Breveglieri, che ha 66 anni, anticipa con l’irrefrenabile slancio di chi ha voglia di fare e cominciare alcuni dei propositi e delle idee che intende sviluppare una volta diventato sindaco. A cominciare dalla creazione di un Pronto soccorso valido ed efficiente per i viadanesi, il mantenimento della struttura del Cps, così come quella del distaccamento dei Vigili del Fuoco e l’apertura di uno sportello telematico in Comune che sostituisca l’Ufficio delle Entrate chiuso nei mesi scorsi. Ovviamente non potrà mancare l’impegno per il mantenimento dell’Ufficio di Giudice di Pace in sinergia con Bozzolo e Asola.
Il nome attribuito alla lista “Legalità e Rinnovamento” prenderà in considerazione la sicurezza dei cittadini. “Ci sono 75 telecamere non funzionanti” spiega Breveglieri “al punto che se oggi rubano una bicicletta davanti al Municipio nessuno se ne accorge”. Per quanto riguarda la discussa Cittadella della Salute affondata dalle critiche della precedente minoranza consiliare, Breviglieri si sbilancia. “Quel progetto è morto così come l’imprenditore interessato. Ad ogni modo, se ci fossero coinvolgimenti con forze economiche private, se ne potrebbe parlare”. Per Giovanni Breveglieri la questione delle risorse economiche è fondamentale. “Con buona pace del caro Pino (Giuseppe Baruffaldi, sindaco di Pomponesco, ndr) oggi i piccoli comuni non possono sopravvivere e bisogna arrivare ad una inevitabile condivisione di costi e spese”.
Sull’ipotesi di un eventuale ballottaggio e sulle alleanze a cui dovrà guardare, Breveglieri è determinato. “Io corro per vincere al primo colpo, non ci sono alternative. Altrimenti riprendo a fare il Giudice”. Divertente anche la risposta che dà a coloro che fanno osservare che dovrà vedersela con avversari giovani e belli. “Ma io non non intendo partecipare ad un concorso di bellezza, bensì ad una competizione per trovare un sindaco valido per Viadana e i viadanesi”.
Rosario Pisani
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