Per critiche di Littizzetto
don Gino Assensi si è
dimesso da Caravaggio

Nella foto Littizzetto e don Assensi
CARAVAGGIO – Dunque come noto, il Vescovo di Cremona, mons. Dante Lafranconi, in data 16 aprile, ha accettato la rinuncia di don Gino Assensi, originario di Sabbioneta e molto legato al comprensorio Oglio Po, all’ufficio di rettore del Santuario S. Maria del Fonte in Caravaggio, presentata il 17 febbraio scorso. Nel comunicato della Curia non si fa cenno ai motivi delle dimissioni ma da Bergamo fanno sapere che le dimissioni di don Gino potrebbero essere in relazione alle polemiche sorte per aver messo nel santuario un distributore di ceri da pagare con il bancomat o con la carta di credito.
Luciana Littizzetto non era stata molto leggera con don Gino lo scorso 15 febbraio, quando a “Che tempo che fa” sollevò il caso dei ceri con il Pos scherzando sulla eccessiva modernizzazione delle candele del Santuario da accendersi con carta di credito. Luciana Littizzetto aggiunse: “Caro rettore del Santuario, se lo sapesse Papa Franck”. Ed ancora: “Fermate quel prete, non vorrei che le pecorelle smarrite le cercasse con il Tom Tom”. Chi non si è divertito è stato comunque don Gino che per l’innovazione di quel dispensatore di ceri con carta di credito aveva già avuto diverse critiche. Due giorni dopo la trasmissione, il rettore del Santuario inviò la lettera di dimissioni dall’incarico che reggeva da otto anni che solo adesso il vescovo ha accettato.
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