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Pomì, girone duro
ma calendario benevolo
Ecco il nostro perché

Nella foto un momento della serata di gala a Vienna tratta dalla diretta di Laola.tv

VIENNA – Se il sorteggio non è stato così benevolo, quanto meno un piccolo aiuto potrebbe essere arrivato dal calendario: lasciamo stare per un attimo il classico discorso che tanto prima o poi bisogna affrontarle tutte, anche perché altrimenti nessuna analisi avrebbe senso. Proviamo piuttosto a ragionare di logica e prospettiva su un percorso che porterà la Pomì Casalmaggiore ad aprire e chiudere il suo primo girone di Champions League (ma speriamo non la prima esperienza) contro l’Eczecibasi Istanbul, la squadra campione d’Europa e del Mondo in carica.

Meglio così? Secondo noi sì e stando a quanto dichiarato, in modo sibillino, prima della composizione del calendario, anche coach Massimo Barbolini sembra essere d’accordo: se è vero infatti che il team turco dovrebbe fare man bassa di punti e vincere il girone C, da pronostico, allora meglio affrontarlo subito, quando magari i valori dovranno ancora emergere, il 28 ottobre in terra turca, e poi all’ultima giornata del girone, il 27 gennaio, al PalaRadi. All’ultimo turno, infatti, i giochi potrebbero anche essere fatti per il team di Istanbul e chissà che la squadra di Caprara non arrivi un po’ scarica. Di certo, anche uno squadrone non può pensare di “fermarsi” prima del penultimo o terzultimo match, fermo restando che si parla pur sempre di una prospettiva futuribile e dunque non scontata.

In realtà la buona notizia arriva da un’altra parte del puzzle del calendario: la Pomì, infatti, tra l’11 e il 25 novembre sfiderà il Police, squadra polacca giunta in semifinale lo scorso anno, e il Prostejov, squadra della Repubblica Ceca da molti considerata come l’anello debole, o vaso di coccio, nel girone di ferro, anche se in realtà è un club che gioca la Champions da oltre dieci anni e dunque ha esperienza internazionale da vendere. Ecco, la doppia sfida interna ravvicinata, con il calore del PalaRadi, che dunque l’11 novembre farà il suo esordio assoluto in Europa, è possibile scavare subito un solco che possa mettere in discesa il girone di ritorno. Di fatto, chiudere il girone d’andata con 5-6 punti non sarebbe un’utopia ed è proprio questo il senso del nostro pronostico.

Poi, nella fase discendente del gironcino (passano le prime due in ciascuno dei sei gironi), la Pomì sarà attesa da due trasferte e dalla sfida all’Eczecibasi all’ultima. Mettere fieno in cascina è dunque consigliabile per congelare la qualificazione il 9 dicembre in Repubblica Ceca e il 20 gennaio in Polonia, sperando che l’ultima in casa non sia decisiva. Ma già che si gioca di fantasia, nulla vieta che, miracolo per miracolo, dopo quello che è accaduto in Italia, anche l’Europa possa avere paura del team di Barbolini. Anche perché arrivare primi o secondi fa differenza, per lo meno nell’incrocio successivo dei playoff a dodici squadre, una sorta di ottavo di finale tra andata e ritorno dove le sei prime e le sei seconde saranno sorteggiate in urne diverse.

Andrà valutata anche la squadra che, ospitando la final four, bypasserà tutto e andrà direttamente in finale: e in tal senso anche arrivare terzi nel girone ma con punteggio alto, garantirà il ripescaggio (la miglior terza in assoluto prende proprio il posto della squadra che ospita la final four). Dopo di che sarà tempo di quarti di finale, a sei squadre e con tre team che, sempre tra andata e ritorno, raggiungeranno il club ospitante in finale. Se ne riparla, di questa fase, tra febbraio e marzo. Prima meglio non correre e godersi l’avventura: il calendario, questo calendario, dice che in fondo cogliendo l’attimo nulla è impossibile. Ma con la Pomì questo assioma vale sempre…

Giovanni Gardani

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