Cronaca

La Cgil apre nuova
sede a Casalmaggiore
e invita Camusso

Nella foto la nuova sede della Cgil

CASALMAGGIORE – La sede locale della Cgil di Casalmaggiore cambia casa: e non hanno nulla a che vedere con questa decisione – almeno ufficialmente – gli ultimi screzi delle sigle sindacali con il cda della Fondazione Conte Carlo Busi, che come noto è proprietaria della sede ex Turati, dove da anni è infatti proprio la Cgil.

Il trasloco inizierà martedì, e del resto qualche scatolone posizionato al termine della lunga scala che porta al primo piano lascia presagire proprio le mosse future, così come la presenza di armadi in ferro e sedie tipiche da ufficio già sistemate nella nuova sede. Che si troverà, per inciso, in via Porzio, o meglio all’angolo tra questa strada, che giunge fino in piazza Garibaldi, e vicolo Pozzi, essendo l’edificio individuato sviluppato proprio lungo l’incrocio. Di fatto la nuova sede della Cgil nascerà di fianco alla gastronomia di via Porzio, a pochi passi dalla piazza, per un trasloco, in linea d’aria di poche decine di metri.

La vera novità, tuttavia, anche se si tratta per il momento solo di una voce che non ha ancora trovato una conferma ufficiale (normale, in casi come questi), sta nel fatto che i vertici casalaschi di Cgil hanno pensato di invitare all’inaugurazione, ancora da fissare ma presumibilmente a metà ottobre, niente meno che Susanna Camusso, segretario generale, dunque a livello nazionale, dal 3 novembre 2010. E’ possibile, anzi probabile, sempre che l’invito venga accettato, che il segretario non arrivi soltanto per una semplice inaugurazione, ma anche per parlare delle problematiche emerse a livello occupazionale nel Casalasco, e a Casalmaggiore in particolare, nell’ultimo periodo, riguardanti oltre alla Casa di Riposo di via Formis, anche altre aziende, alcune anche storiche come l’Emiliana Parati (risale allo scorso 18 maggio il picchetto davanti all’azienda).

Tornando alle motivazioni del trasloco, due appaiono come le più probabili, in attesa che la sigla sindacale le renda note alla presentazione ufficiale: da un lato il costo probabilmente oneroso dell’affitto da pagare alla Fondazione Busi (ma i problemi dell’ultimo periodo, come detto, non sarebbero una delle cause); dall’altro il fatto che la sede attuale di piazza Garibaldi, proprio perché situata al primo piano, rende difficile l’ingresso per persone anziane e disabili, che devono affrontare una lunga scala prima di accedere agli uffici del sindacato. La stessa Cgil, in passato, aveva intenzione di posizionare un ascensore, ma alla fine non se n’è fatto nulla. La nuova sede aggirerebbe questo ostacolo, trovandosi al piano terra.

Giovanni Gardani

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