Cronaca

Nutrie sull’uscio di casa: paura per una bimba

CAMPITELLO (MARCARIA) – E’ dura la vita degli agricoltori della zona tra Campitello e Gazzuolo dove c’è una concentrazione di nutrie elevatissima. Nella cascina dove abita la famiglia di Giuliano Nizzoli, poco distante dall’argine del fiume Oglio, sembra quasi di assistere ad una specie di transumanza poiché ogni giorno, quando cala la sera, questo animale, protetto o non protetto ancora non si è ben capito, passeggia nel cortile della cascina sino ad arrivare sulla soglia di casa. Una situazione di disagio e di pericolo che si manifesta un po’ ovunque nella zona ma che nel week end ha rischiato di assumere aspetti  drammatici. Il fatto è successo quando una nipotina dei Nizzoli aprendo la porta si è trovata a pochi centimetri da una nutria. Un esemplare di diversi chili di peso che teneva la bocca spalancata mostrando i denti e soffiando rumorosamente.

La bambina, di sette anni, ha manifestato un comprensibile terrore invocando l’aiuto della nonna che l’ha riportata prontamente  dentro. Se per gli adulti è andata formandosi col tempo una specie di rassegnazione e convivenza con questi animali, ritrovandoseli persino sullo zerbino di casa, la stessa cosa non lo è per dei bambini che rischiano davvero uno shock emotivo oltre che rischi per la salute. Il territorio in questione è particolarmente propizio alla presenza delle nutrie poiché collocato tra campi seminati, fossati pieni d’acqua e l’argine dell’Oglio. Dopo essersi cibati delle coltivazioni, distruggendole, questi animali che arrivano anche a dodici chili tendono a raggiungere il fiume, senza neppure fare la fatica di scavare il tunnel dentro la massicciata salendo direttamente sull’argine per andare a dissetarsi.

La diatriba sul sistema migliore da adottare per eliminare il problema rischia di diventare concausa della enorme proliferazione delle nutrie perdendo tempo nella contrapposizione tra ideologie e opinioni differenti. Adesso poi oltre alle nutrie si è evidenziato anche il pericolo rappresentato da una volpe che si aggira nella medesima campagna di Campitello. Un esemplare che ha costruito la sua tana sempre nei pressi della cascina abitata dai Nizzoli i quali temono per il loro pollaio e non solo. “Per il momento i nostri polli sono integri perché si dice che la volpe vada a caccia lontano dalla tana dove si nasconde. Ma temiamo che la situazione possa degenerare”: raccontano i Nizzoli. Tra cornacchie affamate, ratti, nutrie e volpi non si può certo dire che questi agricoltori stiano vivendo una situazione tranquilla.

Rosario Pisani

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