Cronaca

Sicurezza stradale nelle scuole: Icaro fa tappa a Casalmaggiore

Nella foto, l’incontro alla Diotti

CASALMAGGIORE – Educazione stradale per le scuole: prima tappa del progetto Icaro a Casalmaggiore, che oltre all’Istituto Comprensivo Diotti ha trovato anche la collaborazione nell’associazione Gioca in Bici Oglio Po. L’agente della Polizia Stradale Matteo Mennella, referente provinciale per Icaro, ha tenuto un incontro durato l’intera mattinata di mercoledì con le cinque classi prime del plesso.

Ai giovani studenti è stato dapprima proposto un questionario, compilato in forma anonima per essere poi trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, utile per capire il grado di percezione del pericolo stradale da parte di utenti deboli come i ragazzi delle scuole medie. Il tema di fondo è la sicurezza stradale, declinata sia sotto l’aspetto pedonale che ciclistico. Fondamentale l’interazione con gli alunni: il continuo domanda-risposta tra gli agenti e gli studenti ha reso costruttivo un confronto protrattosi sino alle ore 13, in aula magna.

Si è parlato di norme del Codice della Strada, di causa di incidentalità e di comportamenti da mantenere sulla strada. Si è passati quindi all’utilizzo della bicicletta, con un’autentica lezione tenuta da Gianfranco Rossetti e Maurizio Vezzosi dell’associazione sportiva Gioca in Bici Oglio Po, con cui la Polizia Stradale ha deciso di collaborare per migliorare ulteriormente il progetto Icaro. L’uso corretto dei rapporti, del casco: tutto finalizzato a far capire ai ragazzi presenti le principali norme di sicurezza stradale.

“Icaro è il progetto di punta della Polizia Stradale – spiega il comandante provinciale Federica Deledda -. Il nostro corpo da sedici anni si impegna nelle scuole per fare informazione, formazione, cultura della sicurezza stradale. E i risultati sono ottimi”. “Questo tipo di attività è parimenti importante rispetto al controllo del territorio. A Casalmaggiore abbiamo incontrato 126 ragazzi della Diotti, ovvero tutte le classi prime. Da due anni concentriamo la nostra attenzione agli utenti deboli della strada, pedoni e ciclisti, cioè quelli più vulnerabili perché maggiormente esposti. Parliamo di norme – prosegue Deledda -, di valore delle norme. Parliamo di casco, che non è obbligatorio ma che può salvare la vita, al pari degli interventi infrastrutturali. Ricordiamo che proprio nei pressi della Diotti, qualche anno fa, morì un ragazzino. Oggi quell’incrocio è regolato da una rotatoria. Anche questa è prevenzione, che mai dovrebbe attendere la tragedia per essere messa in atto”.

Simone Arrighi

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