Cronaca

Galli a Torchio: "Vicenda Gal? Basta parole, ora contano i fatti"

Il sindaco di Rivarolo Mantovano replica al primo cittadino di Bozzolo: "Non siamo il solo Comune nell'ambito delle unioni costuite ad essersi mosso in maniera autonoma".

Nella foto, il sindaco di Rivarolo Mantovano Massimiliano Galli

RIVAROLO MANTOVANO – “Quando si parla di progettualità e gestione del patrimonio pubblico i singoli Comuni rivendicano la propria autonomia ed operano scelte sulla base delle risorse che hanno a disposizione”: così il sindaco di Rivarolo Mantovano, Massimiliano Galli, risponde al primo cittadino di Bozzolo nonché ex presidente del Gal Oglio Po Giuseppe Torchio, circa la vicenda Gal che ha scatenato roventi polemiche. “I proventi da oneri di urbanizzazione – spiega Galli -, da alienazioni o da contributi straordinari che si iscrivono a bilancio sul capitlo degli investimenti, e che concorrono al rispetto del patto di stabilità, ora pareggio di bilancio, sono di pertinenza dei singoli comuni. La vicenda gal é chiaramente ascrivibile nel capitolo della progettualità e pertanto i singoli comuni esprimono la loro visione strategica nel modo che maggiormente rappresenta l’interesse generale e le aspettative della comunità di cui pro tempore hanno il mandato di amministrare”.

“Rivarolo Mantovano non è il solo nell’ambito delle unioni costuite ad essersi mosso in maniera autonoma. Si ricorda San Giovanni in Croce, Commessaggio e San Martino dall’Argine o Dosolo.
Rivarolo ha responsabilmente aderito al partenariato proposto dalla Provincia di Mantova con l’obiettivo di unire territori leader (ex aree depresse) mantovani e cremonesi, non arroccandosi su logiche precostituite. Dal momento che in gioco c’è l’interesse generale del territorio, dei suoi abitanti e delle Terre del Po, le vicende personali, le amicizie ed i percorsi di ognuno vengono necessariamente messi da parte”.

“La riuscita o meno dei prossimo Piano di sviluppo locale – continua Galli – dipenderà molto da quanto i singoli comuni sapranno rinunciare nell’ottica di un progetto di territorio. Varrà molto di più un intervento di collegamento e di interconnessione tra comuni limitrofi o tra territori confinanti rispetto alla realizzazione di un nuovo singolo intervento che risponde. Sì all’interesse immediato e magari elettorale di qualche amministrazione ma non gioverà all’intero asse territoriale che per potersi far riconoscere all’esterno deve Prima poter riconoscersi unito al proprio interno. Arrivederci quindi alla metà di marzo o quando sarà l’esito delle progettazioni PSL”. “Per quanto mi riguarda – chiosa Galli – la finisco qui. Non sono importanti le parole ma i fatti che si potranno realizzare una volta conosciuti gli esiti del bando di regione Lombardia al quale abbiamo partecipato da concorrenti”.

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