Cronaca

Regione Lombardia appoggia il Tibre autostradale

In cambio però chiede di pensare anche al Casalasco e alla tangenzialina di Casalmaggiore, in particolare.

CASALMAGGIORE – La Regione Lombardia appoggia il Tibre autostradale e lo fa rassicurando direttamente Autocisa. In cambio però chiede di pensare anche al Casalasco e alla tangenzialina di Casalmaggiore, in particolare. E’ questa la novità emersa dall’ultimo incontro andato in scena al Pirellone tra i vertici della Regione e quelli di Autocisa, che come noto gestisce la grande infrastruttura in attesa di proseguire la sua strada ormai da oltre 30 anni, osteggiata dai comitati ambientalisti e che nella città di Parma e nel territorio parmense in genere, dove il Tibre è fermo, ha dato luogo a polemiche, discussioni e alla creazione di due “partiti” e correnti di pensiero.  Ora, come detto, il Tibre non è ancora arrivata in territorio lombardo, essendo ferma tra Fontevivo e Trecasali, rispettivamente punto di partenza e di conclusione del primo lotto, sempre nella campagna parmense: mancano ancora diversi chilometri, il passaggio sul ponte sul Po a Torricella del Pizzo e in generale l’approvazione del secondo tratto che riguarda per intero il territorio comprensoriale, dunque i concetti espressi nei giorni scorsi al Pirellone non sono certo prossimi a concretizzarsi nel tempo. Però, in un momento in cui la Regione Emilia Romagna si è espressa contrariamente alla grande opera, animando in particolare i comitati del Casalasco e della zona parmense di confine che mercoledì si auto-convocheranno dal ministro Delrio, è già una notizia l’ok del Pirellone, specie per l’interesse che questo riveste per il Casalasco. Di fatto, in una sorta di “do ut des”, la Regione ha rassicurato nelle scorse ore Autocisa sull’appoggio, chiedendo però che lo stesse ente si faccia carico di ipotizzare un calendario delle opere compensative previste dal Tibre sul suolo lombardo, in tutto tre: oltre al peduncolo sul confine tra Lombardia e Veneto e alla tangenziale di Goito, ecco spuntare la tangenzialina di Casalmaggiore. La Regione ha chiesto che nella calendarizzazione proprio quest’ultima opera abbia la priorità su tutto il resto. Insomma, se il Tibre si farà e avanzerà (e, valutato lo “storico” e i precedenti, è un “se” per ora molto grande) ecco che Autocisa, per non contravvenire all’accordo, dovrà prima di tutto guardare al Casalasco.

Giovanni Gardani 

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