Richiesta di rinnovo patente ad una persona morta vent'anni fa
E’ accaduto nei giorni scorsi a Sabbioneta dove in via dei Serviti abita la famiglia Tizzi a cui l’Aci di Mantova ha spedito la lettera indirizzata al compianto Tarcisio.

SABBIONETA – Quando si parla dei pasticci della burocrazia si rischia di passare per catastrofisti o per persone che pensano sempre male degli impiegati addetti al disbrigo di pratiche d’interesse pubblico. Come trovare però una giustificazione alla richiesta di rinnovo della patente inviata a casa di una persona deceduta da vent’anni? E’ accaduto nei giorni scorsi a Sabbioneta dove in via dei Serviti abita la famiglia Tizzi a cui l’Aci di Mantova ha spedito la lettera per ricordare con modi garbati e ossequiosi che “in base ai nostri archivi Le facciamo presente che la Sua patente di guida Le scadrà alla data sopraindicata, 26 febbraio 2016. Se vorrà usufruire dei nostri servizi saremo lieti di averLa come stimato cliente per il disbrigo del rinnovo della Sua patente in uno degli uffici sottoindicati. Per prenotare la visita medica (continua la lettera) è necessario che si presenti con i seguenti documenti: tesserino col codice fiscale, patente e foto carta di identità in corso di validità”.
Tutto in pieno rispetto e sintonia, non c’è che dire, con le norme del codice della strada che non consentono distrazioni né dimenticanze rendendo un servizio di cortesia al destinatario della missiva. Solo che Tarcisio Tizzi, conosciutissimo cultore delle tradizioni popolari padane oltre che segretario della Dc locale è deceduto il 21 settembre del 1996. Quindi 20 anni prima del promemoria che l’Aci gli ha inviato ai primi di febbraio di quest’anno. La lettera ha suscitato un comprensibile sentimento di tristezza in casa pensando che sarebbe stato assai meglio se il loro congiunto avesse avuto la possibilità di recarsi a Mantova per rinnovare la patente con relativa visita medica invece di averlo perso nel 1996 all’età di soli 59 anni.
Rosario Pisani