Profughi a Bozzolo, Torchio: "Chi vuole il Commissario apre la porta a nuovi arrivi"
Torchio analizza prospettive legate all’arrivo del commissario. “Non é per caso un modo per autoassolversi in anticipo rispetto alle future decisioni di un commissario prefettizio così fortemente invocato e che potrebbe aprire le porte ad altri arrivi?”.
BOZZOLO – Al centro delle cronache politiche di Bozzolo per la questione legata al probabile commissariamento e per i problemi dati dal comportamenti molesti di alcuni profughi ospiti nelle strutture su suolo comunale, Giuseppe Torchio, sindaco dichiarato decaduto da una sentenza di secondo grado, risponde alle critiche della minoranza.
“Come ha scritto a suo tempo il consigliere Fornasari – scrive Torchio in un comunicato – non c’era certamente il sindaco ad accogliere i profughi che erano stati destinati a Bozzolo su richiesta della Cooperativa Pobic Trasfert. Il sindaco era, come sempre, in Comune, stavolta a verificare con Polizia Locale ed Ufficio Tecnico le possibilità di esercitare le prerogative di autorizzazione in capo agli Enti Locali. Purtroppo le attribuzioni in capo ai Comuni, trattandosi di provvedimento straordinario di destinazione dei richiedenti asilo, erano concentrate nella Prefettura e si sono esaurite con il semplice assenso da parte della stessa che ha fatto eseguire i sopralluoghi all’organo sanitario della Regione (Distretto sanitario di Viadana), presieduta dalla Lega e a totale insaputa del Comune. Si tratta quindi di una disposizione legata alla accoglienza sottoscritta dalla Regione Lombardia e dalla sua Giunta con il Governo, che prevede di ricevere il 13 per cento della totalità dei profughi destinati in Italia. Possono dire il contrario?”.
“E poiché il Comune con propria delibera aveva dichiarato di non avere immobili idonei per l’accoglienza – prosegue Torchio – la Prefettura ha agito direttamente con le strutture private ospitanti, bypassando i livelli comunali. Con l’assessore Nardi ho chiesto ed ottenuto confronto urgente in Prefettura per riportare ai Comuni le competenze di legge. Di tali incontri esiste regolare verbale già messo a disposizione dai rappresenta?nti ed in quella sede si é ottenuto che, per le successive assegnazioni, il Comune interessato con i relativi uffici fosse preventivamente interloquito ed esprimesse le proprie valutazioni tecniche. Di queste novità hanno potuto beneficiare i Comuni successivamente interpellati, a partire da Bigarello. La linea ferma adottata dal comune di Bozzolo é stata apprezzata da diversi colleghi con espressioni di gratitudine anche scritte. Pertanto, dopo il colpo di mano iniziale della Prefettura , il numero di presenze in Bozzolo é rimasto sempre inferiore alle 15 unità”.
“Successivament?e Bozzolo é intervenuto – spiega Torchio – chiedendo che vi fosse omogeneità di comportamento della Prefettura nei confronti di tutti i Comuni in quanto non esistono aree “profughi free” e aree “buoniste” a seconda dei colori delle giunte comunali. Inoltre sono state richiamate le Prefetture di Mantova e di Cremona ed i Comuni di Rivarolo e di Tornata perché intervenissero presso i soggetti ospitanti per dotare i profughi di giubbotti catarifrangenti e di wi-fi presso le strutture di accoglienza. Si precisa, inoltre, che le quote di accoglienza decise per Bozzolo sono contenute in documenti ufficiali ?a firma del Prefetto al quale é stato, inoltre, comunicato il forte afflusso a Bozzolo da Tornata e Rivarolo Mantovano (ex Furore) di migranti ospitati da altrettante cooperative e che tale elemento ha generato una certa preoccupazione nella popolazione”.
Torchio chiude analizzando prospettive legate all’arrivo del commissario. “Si respinge pertanto al mittente ogni accusa, strumentalizzazione e populismo ai soli fini di speculazione elettorale. Non é per caso un modo per autoassolversi in anticipo rispetto alle future decisioni di un commissario prefettizio così fortemente invocato e che potrebbe aprire le porte ad altri arrivi?”.
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