Cronaca

Romani, Maturità senza Eco: piacciono il rapporto padre-figlio e il confine

Tra i primi a uscire vi sono i Geometri. Luca Bonesi di Martignana spiega di avere scelto la traccia sul Prodotto Interno Lordo, “perché mi ispirava di più, anche se in generale le tracce erano accettabili e non complesse”. Sarà l'unico tra gli intervistati. Prevalgono il tema del confine e il rapporto padre e figlio.

CASALMAGGIORE – Una prima prova varia, almeno per gli studenti intervistati. Anche se salta completamente, nel senso che non piace e dunque non viene scelta, l’attesa traccia su Umberto Eco. Prevalgono, in generale, il tema del rapporto tra padre e figlio e quello del confine, anche se non sembra esservi una prevalenza netta, che solitamente si stagliava all’orizzonte del bilancio gli anni scorsi.

Tra i primi a uscire vi sono i Geometri. Luca Bonesi di Martignana spiega di avere scelto la traccia sul Prodotto Interno Lordo, “perché mi ispirava di più, anche se in generale le tracce erano accettabili e non complesse”; Riccardo Arcari di Casalmaggiore invece è rimasto colpito dalla “traccia sul paesaggio, tra inquinamento e turismo, argomento che mi interessa parecchio”. Chiude il trittico Minerva Sanguanini di Rivarolo Mantovano. “Anche io ho scelto la traccia sull’ambiente e credo sia andata bene, potevano esservi tracce peggiori”. Per i Geometri giovedì è tempo di seconda prova, con Costruzioni, per tutti materia ostica.

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Prevale invece il rapporto tra padre e figlio al Liceo Linguistico. Lucrezia Bottoli di Casalmaggiore lo ha scelto “perché si addiceva alla forma del saggio breve e in generale le tracce erano carine”. Stessa scelta per i casalesi Marco Mantovani, Nicole Cova e Martina Favagrossa, con una sola eccezione. “Il rapporto tra padre e figlio è un tema tutto sommato facile da sviluppare, perché vi è molto da dire” spiegano. Ma nel tris prescelto c’è pure chi ha affrontato il tema del “confine, molto delicato ma attuale, anche perché legato al tema dell’immigrazione e dell’integrazione”. Giovedì si passa alla lingua straniera, il Francese “che a livello di difficoltà è peggio dell’Inglese ma meglio del Tedesco”.

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Tocca poi al Liceo Scientifico Tecnologico. E anche qui abbiamo una novità: Giada Ronchini di Casalmaggiore, per esempio, ha scelto “l’uomo e la ricerca nello spazio, un tema indubbiamente stimolante”, mentre Silvia Montresor di Rivarolo del Re ha optato ancora per il rapporto padre-figlio, che dunque ha una lieve prevalenza. Filippo Ghizzardi di Casalmaggiore ha preferito il tema sul confine e sostiene che Matematica, come seconda prova, sia abbastanza tosta. In generale, comunque, anche qui volti stanchi ma soddisfatti delle tracce uscite.

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Restiamo sui licei, ma passiamo al Classico. Riccardo Ronda di Casalmaggiore ha preferito il tema sul confine “perché molto attuale, anche se vi erano meno testi cui appoggiarsi rispetto agli anni scorsi. Devo dire che, a differenza dei miei compagni, non mi aspettavo Umberto Eco perché è morto da poco e solitamente gli autori più attesi non escono mai. In ogni caso non l’ha scelto nessuno perché si partiva da un testo di prosa critica e non si era mai vista una cosa del genere”. Eleonora Galli e Federico Toscani, entrambi di Casalmaggiore, hanno invece scelto il rapporto tra padre e figlio nel Novecento. “Siamo soddisfatti, era un tema fattibile e alla portata, crediamo sia andata bene”. Giovedì si passa a Greco, che come sempre fa più paura del Latino.

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Infine ecco i ragazzi dell’Itis. Anche qui tanta varietà, pur con la prevalenza del tema del confine. Lo ha scelto Francesco Soragna di Rivarolo del Re “perché mi ispirava di più, anche se in generale tutte le tracce non erano male”. Stessa scelta per Ajay Sharma di Drizzona “perché è un tema attuale e fattibile”, mentre Harkimal Singh di Casteldidone ha optato per “l’uomo nello spazio, perché mi sembrava la traccia migliore, anche se tutti i temi di carattere generali erano buoni”. Stessa scelta per Luca Roveroni di Gussola “anche se fino all’ultimo sono rimasto indeciso col tema sui confini”, mentre Luca Cavalli di Viadana ha preferito parlare del paesaggio, “e sono soddisfatto di come ho svolto la traccia”. L’impressione è che con Sistemi, seconda prova, inizi ora la vera salita.

Giovanni Gardani

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