Politica

Rivarolo, consiglio da resa dei conti: referendum e recinzione scuole sul piatto

Al centro delle discussioni lo spinoso problema della uscita da Foedus, l'unione dei Comuni che raggruppa Spineda, Rivarolo del Re e Casteldidone dopo l'abbandono (poco convinto) anche di Bozzolo. Una rinuncia che secondo alcune versioni porterebbe a disagi e costi pesanti.

RIVAROLO MANTOVANO – Nuova puntata, giovedì sera alle 19, a proposito della storia sul referendum che “s’ha da fare o no” a Rivarolo Mantovano. Le minoranze, interpretando a loro dire buona parte del pensiero dei cittadini, lo vogliono e torneranno a chiederlo durante il Consiglio comunale convocato nel tardo pomeriggio di giovedì.

Una risposta il sindaco Massimiliano Galli la dovrà dare soprattutto perché pare che una sollecitazione in tal senso sia arrivata persino dal Prefetto di Mantova. A meno che subentri una specie di rivalsa del tipo “le Prefetture mandano profughi nei paesi senza interpellare i primi cittadini e questi per contro gestiscono i regolamenti interni come vogliono”. Ad ogni modo è un lavoro ai fianchi senza tregua quello che i tre rappresentanti dell’opposizione stanno portando nei confronti della Giunta di Rivarolo Mantovano. Raffaele Milani, Sauro Favagrossa e Andrea Molteni non agiscono nei confronti del sindaco Galli solamente attraverso volantini e lettere recapitate a tutti i cittadini del Comune, compresa la frazione di Cividale, ma depositano pure raffiche di mozioni e interrogazioni alle quali il  Consiglio Comunale deve rispondere. Cosa che avverrà proprio tra poche ore.

Al centro delle discussioni lo spinoso problema della uscita da Foedus, l’unione dei Comuni che raggruppa Spineda, Rivarolo del Re e Casteldidone dopo l’abbandono (poco convinto) anche di Bozzolo. Una rinuncia che secondo alcune versioni porterebbe a disagi e costi pesanti, sollevando perplessità e contrarietà tra la popolazione, da cui è partita la richiesta di un referendum per manifestare il disaccordo. Una richiesta che il primo cittadino ha sempre respinto dicendo di voler abbinare lo strumento popolare ad un regolamento più articolato da preparare con cura. Ma le opposizioni giovedì sera si presenteranno con la proposta del Regolamento referendario già predisposto in ogni dettaglio, tornando alla carica e insistendo affinché la maggioranza si decida ad accettarlo.

Lo scontro proseguirà poi anche sull’altra nota questione della recinzione effettuata misteriosamente attorno alle scuole alla fine dello scorso giugno. Dopo che il tecnico comunale Mario Braga ha pubblicamente dichiarato di non aver mai autorizzato quei lavori, si torna a chiedere di sapere chi lo abbia fatto in considerazione del fatto che anche dal punto di vista economico e finanziario, non si trovano le carte relative a tale intervento. Un giallo di cui le minoranze chiedono la soluzione. Se per la questione Foedus la maggioranza ha già pronta una valida alternativa, entrando in altre realtà comunali, la questione della recinzione è un fatto puramente interno per il quale c’è attesa di vedere come la matassa verrà sciolta.

Rosario Pisani

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