Cultura

Giusepon e una mostra di amici: uno sguardo prima dell'inaugurazione

Sabato alle 17 l’inaugurazione avverrà presso la Casa della Poesia di Luciana Monteverdi, in via Marconi, dove inizierà il tour artistico di Casalmaggiore Contemporanea, attiva fino al 2 ottobre e realizzata grazie a tanti altri artisti Casalaschi.

CASALMAGGIORE – C’è chi sostiene che, nella gigantografia ad altezza naturale all’ingresso degli uffici dell’ex Anagrafe di Casalmaggiore adibiti a mostra, Giusepon riviva davvero, come se salutasse chiunque entri. C’è chi perde lo sguardo tra le opere già esposte e quelle che in queste ore verranno infine allestite. Chi scambia parole e ricordi di un uomo, un artista a tutto tondo che a Casalmaggiore non potevi non apprezzare per la sua spontaneità genuina e quasi infantile, espressa sempre in dialetto. E c’è chi scatta qualche foto perché alcune opere chissà quando le rivedremo mai…

Casalmaggiore omaggia Giuseppe Raineri nella sua “Contemporanea” e lo fa come si conviene ad un amico. Anzi, lo fa in primis con gli Amici di Casalmaggiore, intesi come associazione ma pure in senso lato: loro organizzano e gli amici di Giusepon, appunto, allestiscono la mostra, senza sosta. Dalle grafiche, alle sculture, agli astratti, c’è tutto Raineri in quelle sale, con opere donate da tanti casalesi. Artista irregolare, o almeno questa è la corrente in cui è stato inserito, assieme ad altri tre artisti del comprensorio come Toni Ligabue, Pietro Ghizzardi e Costante Pezzani, nell’altra mostra allestita a Cles, Trento, dal 9 luglio.

Irregolare certo, ma anche testimone di un’epoca, di pagine di storia, come spiega Massimiliano Valenti, curatore della mostra assieme a Domenico Mittica (con Nazareno Pisano impegnato nell’allestimento). “Ritroviamo nelle sue opere – spiega – anche scorci ed edifici che a Casalmaggiore non ci sono più, perché l’importanza di Giuseppe Raineri sta tutta nella connessione col suo tessuto sociale, quello degli anni ’60 e successivi, e nel suo legame con la città. Credo che le sue opere siano testimonianze storiche e artistiche insieme: abbiamo voluto ricordarlo ora, a un anno dalla sua morte, perché a nostro avviso non sempre è stato apprezzato come meritava. Il genio poliedrico di Giuseppe è sempre stato un po’ sottovalutato quando era in vita”.

Sì, in queste opere Casalmaggiore parla dei suoi personaggi, del suo passato, di fatti storici immortalati dal tratto affinato alla scuola di disegno Bottoli. In queste opere c’è Giuseppe Raineri, eclettico e dall’aspetto trasandato, diciamo pure povero in canna ma ricco di spirito e iniziativa: autore di sculture molto grandi e anche della realizzazione del volto di Giuseppe Garibaldi sulla testa di un chiodo, pezzo forte della mostra. Capace di trasformare in arte, con lo sguardo da bambino, ogni cosa: pure il pezzo di legno sul quale puliva i suoi pennelli e dietro il quale annotava spese sostenute o da saldare. Oggi quel compensato è un’opera d’arte a sua volta.

Sabato alle 17 l’inaugurazione avverrà presso la Casa della Poesia di Luciana Monteverdi, in via Marconi, dove inizierà il tour artistico di Casalmaggiore Contemporanea, attiva fino al 2 ottobre e realizzata grazie a tanti altri artisti Casalaschi. Da dedicare però soprattutto a Giusepon, morto un anno fa, che quando cantava “La Fanciulla del West” non ce n’era per nessuno. Che, in fondo in fondo, dentro quella gigantografia ti sembra ancora di sentirlo salutare in dialetto, in giro con la sua fida bicicletta: “Ciau Prufesùr”.

Giovanni Gardani 

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