Brunivo Buttarelli, estinzione come vita oltre la morte: sabato parte la mostra al Muse
Alcune sculture di Buttarelli, peraltro, sono inedite e realizzate per l’occasione, in particolare quelle riguardanti l’ambientazione nel mondo arboreo, mentre in qualche caso si tratta di oggetti davvero spettacolari, come installazioni immerse in 20-30 centimetri di acqua per rendere il senso compiuto dell’opera.

CASALMAGGIORE – Due anni fa raccolse l’abbraccio della sua cittadinanza, dando vita a Casalmaggiore Contemporanea, una prima edizione che ha già dimostrato di dare frutti. Questa volta Brunivo Buttarelli, artista sperimentatore della materia di casa a Vicoboneghisio, in frazione di Casalmaggiore, e che al comune casalese ha già donato la scultura all’ingresso della città dedicata al Museo del Bijou, approda nella cornice del Muse di Trento.
Un luogo sacro dell’arte contemporanea che, per numeri di visitatori, rientra nella top 10 a livello nazionale e che addirittura a volte è stato chiuso per eccesso di presenze, divenendo negli ultimi mesi uno dei musei in rampa di lancio nella nostra Penisola. Brunivo affronterà il tema della vita e soprattutto dell’estinzione, in una esposizione all’aperto che fino a gennaio 2017 allieterà i visitatori, spesso giocando anche con gli spazi in cui le varie opere verranno installate. Qualche scultura a incastro, realizzata in legno, non potrà restare oltre, pena il deperimento e qualche problema strutturale legato al sopraggiungere dell’inverno, mentre altri oggetti potrebbe restare al Muse anche più a lungo. Di certo vi è che il catalogo della mostra dal titolo “L’estinzione, ovvero la vita oltre la morte” è una pubblicazione importante, che raggiunge le 160 pagine, nel corso delle quali il simbolismo di ogni installazione viene spiegato nel dettaglio, a partire dal materiale scelto, perché nell’arte di Brunivo tutto ha un perché.
Alcune sculture di Buttarelli, peraltro, sono inedite e realizzate per l’occasione, in particolare quelle riguardanti l’ambientazione nel mondo arboreo (da un tronco morto, l’artista parte per creare la rinascita), mentre in qualche caso si tratta di oggetti davvero spettacolari, come installazioni immerse in 20-30 centimetri di acqua per rendere il senso compiuto dell’opera. Casalmaggiore ha avuto l’onore di ospitare alcuni frutti del genio dell’artista proprio due anni fa, nello spazio a tema estinzione. Tra i passaggi più significativi, in un percorso antropologico spiegato con la forza dell’arte, va segnalato il genetic business, ossia la possibilità di comperare la vita che ognuno vuole, a tavolino, andando alla deriva, e la quinta estinzione, quella provocata dall’uomo. Inutile però usare troppe parole: le creazioni di Buttarelli, frutto di sperimentazione e figlie di scelte calibrate da simbolismi e prospettive dove nulla è lasciato al caso, parlano da sole.
Giovanni Gardani