Cronaca

Calvatone, tre giorni per sgomberare la struttura occupata dai profughi

L’ordinanza di sgombero è rivolta a Gianfranco Nolli, presidente pro tempore del cda della Cooperativa San Marco, che può ora ricorrere al Tar Lombardia oppure al Presidente della Repubblica con ricorso straordinario.

CALVATONE – Tre giorni di tempo dati ai profughi per sgomberare l’immobile occupato, come ha sentenziato il Tar, senza che vi fossero le condizioni minime di abitabilità: tre giorni scattati con l’ordinanza di martedì 13 e che dunque termineranno venerdì 16 settembre. Questo il contenuto del documento pubblicata all’albo pretorio del comune di Calvatone dal sindaco Pier Ugo Piccinelli.

Oltre alla sentenza del Tar che il 2 settembre ha rigettato il ricorso della Cooperativa San Marco, che gestisce l’immobile in via Umberto I a Calvatone, prima del ponte per Acquanegra sul Chiese, lo scorso 9 settembre l’Ats Valpadana ha rimarcato che “non sussistono ancora le condizioni per esprimere il giudizio di potabilità favorevole all’acqua del pozzo e, di conseguenza, per rilasciare il certificato di idoneità igienico-sanitaria dell’alloggio”. Da qui l’ordinanza di sgombero rivolta a Gianfranco Nolli, presidente pro tempore del cda della Cooperativa San Marco, che può ora ricorrere al Tar Lombardia oppure al Presidente della Repubblica con ricorso straordinario.

redazione@oglioponews.it

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...