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Palio di Casalmaggiore, solo 155 atleti. Visioli: "Si chiude, non ne vale la pena"

"Bisogna essere positivi come sempre - prosegue Visioli - ma questa è comunque l'ultima gara che organizzo qui. Si è probabilmente chiuso un ciclo con una gara spettacolare che ha soddisfatto tutti i presenti. Peccato per chi non c'era".

 

CASALMAGGIORE – I numeri (155 partecipanti) non hanno premiato lo sforzo – l’immane sforzo – organizzativo per allestire un City Trail a detta del vincitore agonisti (uno che di corse e di tracciati ne ha visti davvero tanti), il cremonese Mauro Cattaneo, “Meraviglioso”. Uno sforzo che ha visto il coordinamento, oltre che dei ragazzi della società di Visioli, delle GEV, della Protezione Civile, dei Carabinieri in congedo, degli Amici di Casalmaggiore e della Polizia Municipale. La concomitanza di altre gare nelle vicinanze (i campionati provinciali a Parma) non ha certo aiutato a fare quantità. Ma non è solo quello. Pochi i casalesi che hanno partecipato (nessuno della società d’Atletica di riferimento per il territorio impegnata in altri eventi) e pochi i runners abituali del territorio.

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“Vedere solo 20 bambini, peraltro quasi tutti provenienti da fuori e quasi nessun casalasco non è certo edificante”, spiega uno scorato Andrea Visioli che annuncia anche di aver chiuso un ciclo. “Bisogna essere positivi come sempre – prosegue Visioli – ma questa è comunque l’ultima gara che organizzo qui. Si è probabilmente chiuso un ciclo con una gara spettacolare che ha soddisfatto tutti i presenti. Peccato per chi non c’era”.

 

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Percorso estremamente tecnico e spettacolare, con il passaggio in palazzi di interesse storico elevato (Palazzo Porcelli, Santa Chiara, Palazzo Melzi, Casa Sartori con il torrione Estense, biblioteca comunale) e un passaggio pure nella Casa di Riposo Busi. “Proseguirò con l’Eridano Adventure a Martignana, perché lì si aspettano una gara mettendosi completamente a disposizione dell’organizzazione. Per organizzare una gara rinuncio a quindici giorni di lavoro, a quindici giorni di possibile guadagno, ne deve valere davvero la pena. A livello di soddisfazione personale. Nessuna rimostranza. Questo è probabilmente tutto quello che una città come Casalmaggiore riesce a dare. Se organizzo a Cella Dati o Sospiro lo stesso tipo di gara, ho pure qualche corridore in più. Poi, come adesso, vado a raccogliere tutte le frecce lasciate sul percorso e in tutta la città non incontro praticamente nessuno. Casalmaggiore è un deserto, un mortorio, ma probabilmente alla gente va bene così”.

 

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Torniamo – dopo la polemica – al positivo. A dare il via alla manifestazione alle 9 il sindaco Filippo Bongiovanni, insieme all’olimpionico Fausto Desalu. Sono partiti per primi i bambini, sul tracciato di 1 km studiato appositamente per loro, poi è stato il turno di tutte le altre categorie. Il più anziano, 86 anni (ha finito il percorso con un buon ritmo), la più giovane una bimba che insieme al fratellino ha dapprima corso per mano col papà il km e poi, spinta su una carrozzina doppia sempre dal genitore, ha effettuato anche il percorso (un giro) riservato ai non agonisti.

“10 km su un tracciato come questo – conclude Visioli – per un corridore equivalgono a 20 km su un percorso normale. Cambi di ritmo continui, scalini, curve improvvise. Ho la soddisfazione che quelli venuti da fuori, si sono complimentati ed hanno avuto modo di vedere dall’interno alcuni scorci che probabilmente neppure i casalaschi conoscono. Devo ringraziare di cuore davvero tutti quelli che si sono impegnati, Polizia Municipale, Guardie ecologiche, Amici di Casalmaggiore, carabinieri in congedo, protezione civile, volontari. Il loro sforzo è stato davvero encomiabile. E’stata comunque una bella gara, sto ricevendo messaggi da quelli che hanno partecipato che fanno i complimenti, sia sul profilo pubblico di facebook che in privato. Ho lasciato qualcosa alla città, che potrà decidere se portarla avanti investendoci sforzo e impegno oppure fermare tutto. Certo, tutto è migliorabile, ci mancherebbe, ma più di così io qui non posso fare: o si decide che è importante e l’impegno è comune altrimenti meglio dedicarsi ad altro”.

 Nazzareno Condina (foto: NC & Angelo Crippa)

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