Cronaca

Valentini puntualizza sul servizio mensa. "Allo sciopero hanno partecipato 9 su 670"

"Oltre alla Commissione, esistono anche altre sedi in cui ogni genitore può autonomamente esporre le proprie posizioni: l'Assessore, gli Uffici comunali, la Dirigente scolastica, l'ATS, l'Azienda di ristorazione. Tutti questi soggetti non si sono mai sottratti ad un civile confronto" spiega l'assessore.

Nella foto l'assessore Valentini

CASALMAGGIORE – “Ogni sforzo del Comune va da sempre nella direzione di offrire il miglior servizio possibile agli scolari e di incontrare i genitori affrontando insieme le varie problematiche che possono emergere. Purtroppo in alcuni casi i diretti interessati hanno polemicamente preferito sottrarsi al confronto”, così Sara Valentini, assessore all’Istruzione del comune di Casalmaggiore risponde idealmente alle critiche dell’ultimo periodo in merito alla mensa scolastica.

“Le riunioni della Commissione Mensa, come quelle di ogni commissione o consiglio comunale, sono pubbliche, ma solo i componenti hanno diritto di parola – prosegue Valentini – . La pubblicità della seduta è garantita per dimostrare in primis che le riunioni si tengono, e per potere ognuno verificare cosa succede e cosa emerge al suo interno, in ogni caso è sempre stata assicurata la pubblicazione dei verbali delle sedute sul sito del Comune. La Commissione Mensa ha al suo interno i rappresentanti dei genitori legittimamente eletti dalle famiglie un anno fa, queste persone sono delegati da tutti i genitori e hanno facoltà di parola al pari dei rappresentanti dei docenti e dei componenti di diritto, secondo un preciso regolamento approvato dal Consiglio Comunale”.

“Sono i rappresentanti dei genitori eletti e componenti della Commissione le prime figure preposte a ricevere le segnalazioni delle famiglie e a farsi interpreti delle eventuali problematiche inerenti il servizio – spiega Valentini – . Esistono tuttavia anche altre sedi in cui ogni genitore può autonomamente esporre le proprie posizioni: l’Assessore, gli Uffici comunali, la Dirigente scolastica, l’ATS, l’Azienda di ristorazione. Tutti questi soggetti non si sono mai sottratti ad un civile confronto. Per la cronaca i dati raccolti sullo “sciopero” autoproclamato da un Comitato spontaneo di mamme, fanno emergere 7 bambini non presenti alla Marconi e 2 al Plesso di Vicomoscano, quindi 9 su un totale di 670 pasti circa da servire nella giornata di lunedì”.

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