Battaglia su premi produzione Proclamato nuovo sciopero al Macello Martelli di Dosolo
“Confidiamo che l’azienda ci ripensi - conclude il volantino - ed accolga le nostre richieste, diversamente continueremo nelle nostre lotte per il riconoscimento di quanto ci spetta dal punto di vista contrattuale e per il rispetto che deve essere riconosciuto per chi fa un lavoro faticosissimo come il nostro”.

DOSOLO – Lo sciopero al Macello Martelli di Dosolo continua. Una nuova manifestazione è prevista per mercoledì mattina ed è stata annunciata dalle Rsu con un volantino che verrà distribuito proprio durante la manifestazione. “Le lavoratrici e i lavoratori della ditta Martelli di Dosolo – si legge nello scritto – continuano la loro lotta per il riconoscimento del salario aziendale non riconosciuto in modo unilaterale dall’azienda”.
“Dopo gli scioperi dei giorni scorsi – precisano le Rsu – abbiamo avanzato una proposta all’azienda che si articolava in questo modo: ad oggi ai lavoratori non é stato riconosciuto un premio relativo al 2015 per una cifra che variava tra 2200 e 2800 euro. Temiamo che analogamente la stessa cifra non verrà erogata per il 2016. Questo determinerebbe una perdita economica per ogni lavoratore di una cifra che varia tra i 4400 e 5600 euro. Nonostante ciò è con l’obbiettivo di trovare un’intesa che ci mettesse nelle condizioni di risederci ad un tavolo, abbiamo proposto all’azienda di soprassedere sulla cifra 2016 e di concentrarci esclusivamente sul 2015, chiedendo il riconoscimento di quanto dovuto ai lavoratori”.
Il riscontro non è però stato positivo. “L’azienda ci ha risposto con una proposta economica che, oltre ad essere inferiore nelle quantità, prevede meccanismi di riconoscimento legati alla presenza che in alcuni casi sarebbero talmente penalizzanti che determinerebbero per alcuni lavoratori il riconoscimento di zero euro per il 2015. É evidente che quanto proposto dall’azienda non é sufficiente sia sul piano economico che per le modalità di riconoscimento. Crediamo che, avere concentrato le nostre richieste sul solo 2015, di fatto dimezzando le nostre richieste iniziali, sia stato un segnale di responsabilità e disponibilità che, ci pare, l’azienda non abbia colto”.
“Confidiamo che l’azienda ci ripensi – conclude il volantino – ed accolga le nostre richieste, diversamente continueremo nelle nostre lotte per il riconoscimento di quanto ci spetta dal punto di vista contrattuale e per il rispetto che deve essere riconosciuto per chi fa un lavoro faticosissimo come il nostro”.
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