Cultura

Giuseppe Povia al Comunale, il 28 gennaio presentazione disco e dibattito gratuito

Nel 2006 si esibisce nuovamente al Festival di Sanremo, questa volta in gara nella categoria dei big, con il brano Vorrei avere il becco, col quale vince la competizione canora piazzandosi davanti ai Nomadi

CASALMAGGIORE – Nuovo (Contro)ordine mondiale. Si chiama così l’ultima fatica di Giuseppe Povia, l’album che il cantautore presenterà il 28 gennaio prossimo al Teatro Comunale di Casalmaggiore (ore 21) in un concerto-incontro in cui le tematiche care negli ultimi anni all’autore (nuovo vessillo di sentinelle in piedi, cattolici oltranzisti, antigender e complottisti) verranno esposte ad un pubblico che potrà assistere gratuitamente all’iniziativa. Un’operazione di marketing (quella del disco) unita ad un discorso ‘a tutto tondo’ sui pericoli più profondi della società moderna, la dittatura, la cultura gaia, il minaccioso gender, la secolarizzazione di una società che ha perso la strada della fede correndo dietro a falsi miti. E l’appuntamento – come in ogni luogo dove Povia si presenta – darà spazio alle polemiche tra pro e contro. Dall’enciclopedia libera: “Dopo aver partecipato a varie manifestazioni canore, conosce l’autore Giancarlo Bigazzi che, insieme ad Angelo Carrara produce il suo primo disco singolo dal titolo È vero (etichetta Target). Pubblica quindi altri due singoli, Zanzare e Intanto tu non mi cambi. Queste prime incisioni non hanno grande risonanza, ma nel 2003 il cantautore vince la quattordicesima edizione del Premio Recanati con la canzone Mia sorella, incentrata sul tema della bulimia. Due anni dopo, nel 2005, non è ammesso al Festival di Sanremo per aver già eseguito in pubblico, durante la stessa manifestazione di Recanati, la canzone che avrebbe voluto portare in gara: I bambini fanno “ooh…”. Ciononostante Paolo Bonolis, conduttore del Festival, gli permette di presentarla, abbinandola prima a un’iniziativa benefica per i bambini del Darfur, legata a quella stessa edizione del Festival (il progetto Avamposto 55, che prevedeva la costruzione di un ospedale e una scuola a Nyala), la cui canzone ha fatto da sottofondo ai filmati, fino ad arrivare a presentarla durante l’ultima serata. La canzone è rimasta al n. 1 nella hit parade italiana per 20 settimane (di cui 19 consecutive) e ha vinto sette dischi di platino. Deltadischi e Target gli hanno assegnato il riconoscimento per aver superato le 210.000 copie vendute del singolo I bambini fanno “ooh…”. Un altro riconoscimento lo riceve da Sony Music per il record di download digitali (350.000) e come brano più scaricato dai cellulari (500.000 download). Il brano I bambini fanno “ooh…” è tradotto in lingua spagnola e diviene il leitmotiv di uno spot pubblicitario trasmesso da Telecinco nel settembre 2005 a favore della campagna di sensibilizzazione per Il diritto del bambino ad essere bambino, contro lo sfruttamento e l’abuso infantile. Il pezzo è stato pubblicato inoltre in rotazione sui maggiori network tedeschi e il singolo e l’album sono stati commercializzati anche sul mercato tedesco. A marzo 2005 Povia ha pubblicato il suo primo album Evviva i pazzi… che hanno capito cos’è l’amore che, con oltre 100.000 copie vendute, gli ha fruttato il disco d’oro. Dall’album sono stati pubblicati anche i singoli Fiori, Chi ha peccato e Non è il momento. A settembre dello stesso anno, all’album discografico si è accompagnato un libro edito da Salani con illustrazioni inerenti al testo della canzone I bambini fanno “ooh…” (che accenna, nel testo, a un fumetto di strane parole). Nel 2006 si esibisce nuovamente al Festival di Sanremo, questa volta in gara nella categoria dei big, con il brano Vorrei avere il becco, col quale vince la competizione canora piazzandosi davanti ai Nomadi nella serata finale del 4 marzo. Al termine del concorso pubblica il suo secondo album I bambini fanno “ooh”… la storia continua…. Da questo disco sono tratti i singoli Ma tu sei scemo (pubblicato il 5 maggio 2006), Irrequieta (pubblicato il 7 luglio 2006) e T’insegnerò (scritto per la figlia Emma, con citazione da Luis Sepúlveda nel verso Vola solo chi osa). Il 12 maggio 2007 partecipa alla manifestazione chiamata “Family Day”, svoltasi in piazza di Porta San Giovanni a Roma, affermando in quell’occasione che l’approvazione dei DICO avrebbe sottratto fondi alle famiglie tradizionali. Il 4 ottobre 2007 pubblica l’album La storia continua… la tavola rotonda, dal quale viene estratto come primo singolo il brano È meglio vivere una spiritualità. Il 2008 si apre con l’esclusione al Festival di Sanremo: la canzone Uniti, proposta in coppia con Francesco Baccini, viene bocciata dalla commissione selezionatrice. Amareggiato per l’esclusione, Povia fa partire dal suo blog di MySpace una polemica contro il festival di Pippo Baudo, definito “tornacontocratico”, e comincia a organizzare, insieme al collega Baccini, una “contromanifestazione” musicale denominata Independent Music Day che si è svolta in piazza a Sanremo il 27 febbraio, giorno in cui il festival si era fermato per lasciare lo spazio al campionato di calcio. Nello stesso anno riceve il Leone d’Argento alla carriera per la musica, all’interno della manifestazione Gondola d’oro. Nel 2009 si classifica al secondo posto alla 59ª edizione del Festival di Sanremo con la canzone Luca era gay, vincendo anche il premio Premio Sala Stampa RadioTV. L’anno dopo è nuovamente al centro delle polemiche per la scelta di portare al Festival di Sanremo 2010 il brano “La verità” ispirato alla vicenda di Eluana Englaro. Il brano si rivela di segno opposto a quanto da molti ipotizzato, tanto da suscitare una critica dal Cardinale José Saraiva Martins che lo definì “un inno all’eutanasia”. Prima che il testo venisse diffuso, Povia ha spiegato di aver chiesto al padre di Eluana il consenso per cantare il brano. Nel 2011 partecipa a Ballando con le stelle e vince il Premio Confindustria Cultura Italia FIMI, AFI e PMI ai Music Awards. Nello stesso anno pubblica il singolo intitolato E non passi, che anticipa l’album I bambini fanno rock. Nel 2013 si avvicina a posizioni complottiste, pubblica un singolo Siamo italiani, in cui esplicita posizioni nazionaliste. Nello stesso anno inizia a raccogliere le prenotazioni per un album autoprodotto che verrà pubblicato nel 2016, Nuovo ContrOrdine mondiale. Ad agosto 2013 avvia una polemica contro i rapper italiani, definiti “rappaminkia”, e in seguito ad alcune esternazioni viene accusato di razzismo”.

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