Cronaca

Ponte Verdi: chiusura di due mesi per lavori, traffico deviato arterie casalasche

Chiuso totalmente al traffico dal prossimo due maggio, per un periodo di 60 giorni. L’utenza veicolare, proveniente dalla provincia di Cremona, verrà deviata principalmente dalla via Giuseppina verso il ponte di Casalmaggiore.

SAN DANIELE PO – Un provvedimento che interessa da vicino tutta l’area Casalasca perché il traffico aumenterà. Il Ponte “Giuseppe Verdi” di S. Daniele Po (CR) e Roccabianca (PR), dovrà essere chiuso totalmente al traffico dal prossimo due maggio, per un periodo di circa 60 giorni. L’utenza veicolare, proveniente dalla provincia di Cremona, verrà deviata principalmente dalla via Giuseppina verso il ponte di Casalmaggiore.

Oltre alla Giuseppina – l’aumento di traffico interesserà pure l’arteria che da San Daniele porta a Casalmaggiore via Motta Baluffi/Gussola -. L’aumento di traffico, seppur dovuto a necessità, renderà pesante la viabilità in tutta l’area.

Il provvedimento si rende necessario, stante l’attuale regime di senso unico alternato disposto dalla Provincia di Parma a seguito del progressivo ammaloramento di alcune travi, per completare i lavori di risanamento conservativo dell’impalcato finalizzati a rallentare il progressivo degrado del ponte ed avviati dalla Provincia di Cremona con l’impresa appaltatrice Nuove Iniziative S.r.l.. Si da atto sin da ora che le limitazioni alla circolazione attualmente vigenti sull’infrastruttura e derivanti dallo stato di degrado strutturale delle travi di impalcato non potranno essere eliminate con i lavori attuati dalla Provincia di Cremona, necessitando di un ben più complessiva azione di interventi strutturali per i quali si sollecitano da tempo gli enti di sponda emiliana (Provincia di Parma, ente responsabile della gestione del ponte, e Regione Emilia) affinché manifestino la medesima attenzione che la Provincia di Cremona e Regione Lombardia hanno dimostrato con lo stanziamento di 1,8 mln di Euro e con la disponibilità già manifestata a stanziare ulteriori risorse a valere sul Patto per la Lombardia affinché si possa dar corso ad un intervento strutturale che risolva in via definitiva le criticità in essere.

Si assicura la massima attenzione per limitare i disagi alla popolazione ed all’economia locale, con la primaria necessità di garantire la sicurezza e la pubblica incolumità.

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