Canneto: il Pd scrive alla Prefettura su sale pubbliche e situazione "inusuale e distorta"
Dopo le esternazioni della minoranza sul "vuoto istituzionale", è il Circolo Pd Canneto - Casalromano a muoversi, con una lettera alla Prefettura che contiene segnalazioni su situazione "inusuale e distorta" e sul regolamento d'utilizzo delle sale pubbliche.

CANNETO SULL’OGLIO – Dalle parole ai fatti. Dopo la preoccupazione espressa dalla minoranza per il vuoto istituzionale generatosi nell’ultimo mese in seguito alle dimissioni del vicesindaco Angelo Appiani e dell’assessore ai servizi sociali Barbara Alberini, è partita anche una lettera “di segnalazione” alla Prefettura di Mantova. Il mittente è la Segreteria del Circolo Pd di Canneto – Casalromano che l’ha indirizzata all’ “Area Raccordo con gli Enti Locali”. L’oggetto della missiva è duplice. Riguarda in primis il regolamento per l’uso delle sale pubbliche di Canneto e poi la situazione politica generatasi dal 15 marzo in poi. Già all’indomani delle dimissioni di Appiani, il Circolo Pd Canneto –Casalromano denunciava in una lettera aperta ai media, come una modifica del 2015 al regolamento dell’utilizzo delle sale pubbliche del paese ne escludesse “l’uso per l’attività politica pura ed inserisse la possibilità da parte del comune stesso di disdire la prenotazione fatta da terzi con un preavviso di soli cinque giorni senza dare alcun rimborso della cifra già corrisposta”. Una disposizione che, si leggeva, “mostra evidente mancanza di senso democratico e del concetto stesso di res publica visto che per avere una sala ci si trova a dover attendere diversi giorni per sapere se la prenotazione sarà o meno accettata dalla giunta comunale”. Nella lettera alla Prefettura la segnalazione è più sintetica e rimanda al regolamento in essere sull’uso delle sale pubbliche, ma è appunto accompagnata da una ulteriore nota: “Dal 15 marzo il paese si trova senza vicesindaco, essendosi quest’ultimo dimesso e ad oggi non abbiamo notizia di una nuova nomina. Per quanto non ci siano dei limiti legislativi in merito, riteniamo la situazione abbastanza inusuale e distorta, soprattutto in forza del fatto che il vicesindaco dimessosi aveva in carico la scuola, argomento centrale, anche per la necessità di avere a breve un Piano di Studio adeguato”. Si attendono ora mosse da parte dell’Amministrazione. Per lo meno la data del prossimo consiglio comunale. Perché questa fase di stallo, in un modo o nell’altro, dovrà essere superata.
Maria Luisa Rancati