Cronaca

Treni più lenti in Lombardia per maggiore sicurezza? Alloni scrive a Sorte

Potrebbe entrare in vigore una direttiva dell'agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie del settembre scorso che impone ai convogli di rallentare fino a 80 km/h in prossimità di passaggi a livello privati. Alloni (PD):"Sulla linea Mi-Cr-Mn si parlerebbe di 14 minuti in più a tratta"

MILANO _ Treni più lenti con il prossimo cambio orario di giugno? E’ la domanda che preoccupa da qualche giorno i pendolari lombardi. Secondo diverse fonti, infatti, potrebbe entrare in vigore una direttiva dell’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie del 26 settembre scorso che, per questioni di sicurezza, impone ai convogli un rallentamento fino a 80 km/h in prossimità di passaggi a livello privati, vale a dire quelli che non hanno supporti elettronici o di segnalamento e che spesso non hanno sbarre, ma cancelli chiusi con lucchetti. E in Lombardia non sono pochi: su 801 passaggi a livello, 194 rientrano in questa categoria, in particolare nelle province di Cremona, Mantova, Pavia e Brescia.

“Inutile dire che tutto questo determinerebbe un allungamento dei tempi di percorrenza di ogni tratta, con conseguente incertezza sul servizio offerto. Sulla linea Milano-Cremona-Mantova, per esempio, si parlerebbe di almeno 14 minuti in più a tratta” spiega il consigliere del PD Agostino Alloni che questa mattina ha scritto una lettera all’assessore Sorte per chiedere chiarimenti sulla questione.

“Anche in vista della convocazione degli incontri dei quadranti-orari del mese di maggio – riferisce Alloni – ho chiesto all’Assessore Alessandro Sorte di convocare già nelle prossime settimane il tavolo del Tpl per indicare soluzioni possibili che continuino a garantire i servizi per i pendolari lombardi, senza allungare i tempi di percorrenza, altrimenti gli effetti sarebbero devastanti e sarebbe necessaria una rimodulazione degli orari”.

Non nasconde la sua preoccupazione il consigliere dem che conclude: “Tutto questo avrebbe davvero il sapore di una beffa, se pensiamo a tutti i progetti e agli investimenti, anche consistenti, che la stessa Regione ha messo in campo per velocizzare le tratte, anche in termini di raddoppi selettivi e miglioramento tecnologico”.

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