Giovedì dei commercianti, tra cose buone e meno buone: e manca l'autoscontro
Complessivamente - va detto - comunque una buona riuscita del tutto e un buon risultato di gente per la Pro Loco, una maggiore partecipazione dei commercianti (ed era ora) e più spirito d'intraprendenza

CASALMAGGIORE – Un discreto giovedì, quello dei commercianti in calendario ieri sera. Con cose buone e meno buone, come d’abitudine, e un discreto numero (anche se non straordinario invero, come il primo dei giovedì) di persone che si sono mosse nell’ovale della piazza e nelle vie limitrofe.
Partiamo dalle cose buone: ha tirato la torta fritta della Pro Loco, a fine serata tutta la pasta era stata esaurita insieme agli affettati. La gente ha apprezzato. Così come un buon numero di persone hanno mangiato le altre attività commerciali che hanno preparato menù per la festa del commercio. Ottimo afflusso di pubblico anche in biblioteca per la favola persiana raccontata ai più piccoli (ma apprezzata anche dagli adulti) messa in scena dai Casalmattori. La musica in piazza non ha influito sulla perfetta udibilità dello spettacolo. Altra iniziativa interessante e nuova l’esibizione del tennis in carrozzina. Anche il sindaco Filippo Bongiovanni ha voluto cimentarsi nella specialità. Anche in piazza Turati qualcosa si è mosso, con la sfilata e l’animazione studiata da Piasa Vecia.
Le cose meno buone: poche bancarelle, qualche negozio rimasto chiuso e poche iniziative complessive. La pista dei dj (e non per loro demerito, la musica scelta era davvero ottima) tristemente vuota. Forse tanti appuntamenti con Dj rischiano alla fine di non essere apprezzati come dovrebbero. A parte qualche novità, si viaggia sul solito cliché: a volte funziona, altre un po’ meno. Via Cavour si esauriva alla svelta, nei primi venti metri. Servirebbe un poco più di fantasia forse. Ma uno la fantasia, alla stregua del coraggio di manzoniana memoria, non se la può dare. Un’ultima cosa che ci è stata segnalata – e che segnaliamo – è che dall’area giostre è sparito l’autoscontro. Ammettiamo la nostra ignoranza, non sapevamo neppure che ci fosse. Lo immaginavamo, come tutti gli anni lì, con le macchinine pronte ad andare con un gettone e i ragazzini pronti a farsi notare dalle ragazze in un gioco delle parti rimasto immutato negli anni.
Complessivamente – va detto – comunque una buona riuscita del tutto e un buon risultato di gente per la Pro Loco, una maggiore partecipazione dei commercianti (ed era ora) e più spirito d’intraprendenza da parte loro. Fin che la gente va, lasciala andare diceva con un soggetto diverso Orietta Berti, ma il concetto resta uguale. L’impressione di un po’ di stanchezza in calendario resta. Vorremmo liberarcene, ma non riusciamo a farlo del tutto.
L’anno prossimo si partirà da quel che di buono è stato appreso e fatto. Che non è comunque poco. Introducendo magari qualcosa di altro rispetto a quanto visto quest’anno e nei precedenti. E’ un auspicio più che una certezza. Prendetelo come tale.
Nazzareno Condina