Cronaca

Casalmaggiore: alfabetizzazione tra Unità d'Italia e la Guerra: la tesi di laurea di Valentina Ferrari

Si parla di settanta anni fa circa, quando venne istituito, tra il 1947 e 1948, un corso per insegnare “i principi dell’attivismo pedagogico” promulgati dall’educatore e pedagogo svizzero Jhoann Heinrich Pestalozzi. Lo scopo era quello di formare una comunità adeguatamente preparata alle problematiche del lavoro e della vita sociale.

RIVAROLO DEL RE – CASALMAGGIORE – Una giovane “eccellenza” del territorio, che studia con profitto e impegno. Parliamo di Valentina Ferrari, di Rivarolo del Re che da poco ha finito di svolgere il servizio civile presso la Biblioteca civica Mortara di Casalmaggiore. La ragazza si è laureata lo scorso anno all’Università di Reggio Emilia in Scienze pedagogiche. Ebbene grazie alla sua tesi si è venuti a sapere che proprio a Casalmaggiore esisteva una Scuola d’avanguardia, una delle rarissime esistenti in Italia.
Si parla di settanta anni fa circa, quando venne istituito, tra il 1947 e 1948, un corso per insegnare “i principi dell’attivismo pedagogico” promulgati dall’educatore  e pedagogo svizzero Jhoann Heinrich Pestalozzi. Lo scopo era quello di formare una comunità adeguatamente preparata alle problematiche del lavoro e della vita sociale. La scuola purtroppo funzionò per soli cinque anni in quanto l’esperimento venne giudicato troppo “avanti” rispetto a quei tempi. Al di là di questo Valentina Ferrari ha trovato altre importanti informazion. Intanto per completare la tesi sono stati necessari  parecchi mesi di applicazione, in parte trascorsi all’interno della Biblioteca di Statistica reggiana, non avendo trovato a Cremona i dati che le occorrevano. L’obiettivo prefissato era quello di conoscere il grado di alfabetizzazione di Casalmaggiore e sue frazioni nel periodo compreso tra l’unità d’Italia e la prima guerra mondiale. Una ricerca che ha trovato spunti interessanti andando a sfogliare gli elenchi conservati anche nel Comune di Casalmaggiore dove sono  registrati tutti i matrimoni di quel lungo periodo. Ebbene,per conoscere il grado di istruzione delle persone convolate a nozze è stato sufficiente vedere se di lato al cognome, nome e professione di ciascuno, era stato messo il numero 1 oppure lo zero. Quest’ultima cifra stava ad indicare l’incapacità di firmare,  causa la mancata frequentazione scolastica. Tantissimi gli analfabeti ricavati dalla ricerca  che ha rivelato la celebrazione di 5612 matrimoni nel periodo preso in considerazione. Questo elemento ha pure permesso alla studentessa  di suddividere le categorie sociali del tempo, tra contadini e  borghesi. Quest’ultimi erano quelli col grado d’istruzione maggiore mentre chi lavorava la terra sentiva meno la spinta ad andare a scuola anche per le difficoltà economiche. Ed anche in questo caso erano le femmine destinate ad una minor istruzione. Un disagio che cominciò ad attenuarsi quando i padri di famiglia ,emigrando all’estero,cominciarono a destinare risorse per l’istruzione dei figli rimasti in Italia.A lla fine lo studio della studentessa casalasca ha consentito di valutare che nel primo periodo preso in considerazione (1866/1869) il 66% delle persone non aveva potuto apporre la firma sul registro di matrimonio. Percentuale che è andata abbassandosi  nel periodo 1880/1890 scendendo al 38%  sino alla decisa “ rimonta  culturale “ dei primi anni 900 allorche gli analfabeti sul territorio erano rimasti solamente  l’8 % scendendo al 5 per cento allo scoppio della prima guerra mondiale. L’analfebetismo a Casalmaggiore e dintorni è bene ricordare, traeva origini anche dalle proposte scolastiche di quel periodo che vedeva attivi solo cinque  istituti ,due a Casalmaggiore (scuola minore maschile, scuola minore femminile) e uno per ciascuno a Vicomoscano, Casalbellotto e Rivarolo del Re  sempre suddivisi per sesso, con una frequenza inferiore al 34% fino all’obbligo scolastico anche questo per lungo tempo eluso dalle famiglie che non potevano disporre risorse economiche da destinare ad uno scopo ritenuto superfluo come l’istruzione.
Ros pis

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