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PUT e strada nel parco, duro l'ex consigliere Andrea Visioli: "Ridicolizzata la raccolta firme"

la più imponente raccolta firme di sempre verso l'Amministrazione, che non può svicolare disinteressandosi completamente dell'opinione pubblica, ridicolizzandola, e mantenere questa inverosimile ostentata indifferenza

CASALMAGGIORE – Non piace neppure la linea più soft, perché quella strada all’interno del parco resta comunque uno sfregio al parco del Liceo Romani. Uno sfregio che non s’ha da fare. La reazione del web alla conferenza stampa che ha preannunciato la presentazione del PUT (il 29 agosto in consiglio comunale) non si è fatta attendere. Un’unica tavola quella pubblicata, sepolta dalla disapprovazione generale.

Tra i commenti più articolati e duri quello dell’ex consigliere comunale Andrea Visioli, atleta ed organizzatore di alcuni tra gli eventi più importanti a livello sportivo in ambito locale. Uno di quelli che aveva animato la raccolta firme (1500 erano state quelle raccolte e presentate) contro le modifiche del parco e a favore di una riqualificazione. Il progetto è sì stato modificato rispetto a quello iniziale, ma non basta. Il parco non si tocca. Questa era stata l’idea della petizione di qualche mese fa, questa continua ad essere adesso la linea degli oppositori ad un progetto che non piace, a prescindere.

Visioli prende spunto dalla gara di Trail-O (Orientamento di precisione) che si dovrebbe tenere in città il 19 novembre prossimo. Una manifestazione con atleti portatori d’handicap e normodotati. Visioli scrive alla tracciatrice Susy de Pieri, campionessa italiana in carica e recente medaglia di bronzo CONI che era venuta in città ed era stata nel parco per programmare la gara.

Questo il testo del comunicato di ieri sera: “La pretesa Amministrativa del comune di Casalmaggiore sarebbe: realizzare un’opera bituminosa di eradicazione di piante di 50anni, sostituendole con un’asfaltatura sulla nuova mappatura (da ridisegnare) dell’impianto su cui si svolgerà la manifestazione; la perdita di 6/7 stalli auto da via Marconi (ora via chiusa) dove passano tutto il giorno studenti dal Polo scolastico alla palestra, traslando lo stesso numero di stalli sull’imbocco di un’altra via, senza guadagnare nulla, se non legna da ardere; ridurre un Parco attraversandolo con un’arteria stradale cittadina, facendo passare e parcheggiare auto sotto piante mai sfrondate che da anni si autogestiscono con autopotatura del secco durante i temporali; nei pressi di un Polo Scolastico di 900 studenti aumentare traffico, rumore e scarichi di auto che parcheggiano, sparcheggiano, si fermano allo stop, ripartono; saturare e togliere l’ambiente di sfogo ad un esistente piano di evacuazione del Polo scolastico stesso: piano che prevede un accentramento in caso di eventi calamitosi proprio all’interno del Parco come via di fuga; fare passare una via trafficata a 10mt dalle giostrine di un parco pubblico”.

L’Iron Man casalasco riprende il progetto della palestra a cielo aperto, proposto qualche tempo fa: “Avevamo in itinere il Progetto di dotare questo parco, il più centrale della cittadina, di una palestra a cielo aperto, con attrezzi finanziati da privati, enti e aziende: progetto da spostare da altra parte”.

Poi il via alle durissime critiche: “Ovviamente tutto questo va contro gli indirizzi di mobilità sostenibile, è contrario a direttive non solo Ministeriali, è contrario a filosofia e sensibilità diffusa a livello Europeo e Mondiale: qualsiasi centro studi, ricerca universitaria, professionista anche non di settore ne boccerebbero anche solo l’idea. La soluzione del PUT è praticamente contraria ad ogni possibilità di finanziamento, antieconomica perché palesemente non sostenibile dalle direttive di qualsiasi bando: richiederebbe un impegno spregiudicato oggi poco giustificabile da qualsiasi Amministrazione, a meno che la si riesca fantasiosamente a far passare come opera strategica per avere accesso ad impegni economici pericolosi per la stabilità del pubblico. Tutto fa pensare ad un’idiozia frutto di poca ossigenazione da calura estiva, considerando che non si sta solo pensando di invertire sensi di marcia, disegnando strisce bianche che possono essere ricalcolate con una prossima gestione amministrativa: qui siamo di fronte ad una NON-soluzione da cui non si può tornare indietro, insanabile se non in anni di ricrescita, assistendo ora allo sradicare di piante, bruciarsi di ombe, colori, frescure, ossigeno, filtri, insonorizzazione. Impensabile. Tutto questo – sembra – con la complicità di tutte le parti amministrative, come dichiarano agli organi di stampa gli amministratori preposti”.

Ripartire da scelte ambientali sostenibili, questa la soluzione: “Io invece rimango del parere che possano asserci piccoli bagliori in coloro che si sono impegnati al servizio della cittadina, se non altro per l’ovvio, scontato, lampante indirizzo dal basso presentato ufficialmente con una raccolta d’autografi di 1500 persone pensanti: la più imponente raccolta firme di sempre verso l’Amministrazione, che non può svicolare disinteressandosi completamente dell’opinione pubblica, ridicolizzandola, e mantenere questa inverosimile ostentata indifferenza; soprattutto se apartiticamente una raccolta nasce spontanea dal basso a tutela del Bene e Volere Pubblico”.

La gara si farà, un messaggio e un no fermo a scelte non condivise: “Per questi motivi Susy De Pieri io credo che dovremo riuscire a fare la gara. Non sarà una cosa immediata questo scempio, non lo può essere una cosa immediata. Abbiamo il dovere di agire e seminare! non nasceranno mai tutti i semi, l’importante ne germogli qualcuno… col rischio di risultare noiosi, ripetitivi, fuori moda in questo fottuto degrado, frutto soprattutto del diffuso disinteressamento sciatto, trascurato della grande massa, mai lungimirante che ci perseguita”.

Nazzareno Condina

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