"Trenord? Sa bene cosa serve già da prima del ponte" Savonarola Ferroni all'attacco
"Sono anni che si raccolgono dati, anni che il servizio è indecente. Una raccolta firme e dati era già stata fatta poco tempo fa. Il servizio era già insufficente prima ancora che il ponte venisse chiuso. E’ da tempo che la gente viaggia in condizioni pietose"
CASALMAGGIORE – Controcorrente, in questi giorni nei panni del Savonarola. E soprattutto arrabbiato. E’ ancora una volta Orlando Ferroni, consigliere ‘atipico’ di maggioranza a tuonare contro Trenord e i bus navetta.
“Raccolta firme, raccolta dati? A che serve? Sono anni che si raccolgono dati, anni che il servizio è indecente. Una raccolta firme e dati era già stata fatta poco tempo fa. Il servizio era già insufficente prima ancora che il ponte venisse chiuso. E’ da tempo che la gente viaggia in condizioni pietose. Esistono foto, denunce, articoli. Cronache di soppressioni, pessimo servizio, condizioni igeniche precarie, storie di stazioni chiuse e treni che arrivano in ritardo o non arrivano affatto”.
Nessun cedimento. “La Parma Brescia è uno schifo. Non c’è nulla da patteggiare – prosegue Ferroni – con Trenord, nulla da discutere. Devono fare, e basta. C’è solo da esigere, a muso duro, un servizio migliore. E non è l’esigenza di adesso, con le maggiori difficoltà dovuta al ponte, è l’esigenza di anni. E’ ora di finirla di farsi prendere in giro da questa gente, che promette e non fa: sono anni che il servizio è penoso. Nei tavoli tecnici si parla e basta. Non vorrei che questa raccolta dati fosse l’ennesimo tentativo di prendere tempo. Facciamola alla svelta, se proprio deve essere fatta, ma non perdiamone altro. Trenord avrebbe dovuto fare già da prima di questo disastro, e non ha fatto niente, o quasi, per migliorare le condizioni dei viaggiatori”.
E poi, altra questione segnalata, se chi utilizza il treno o lo utilizzava già da prima per tanti motivi non dovesse riempire i moduli predisposti, verrebbero considerati utili i dati raccolti comunque? “Le esigenze le si sanno già. Basterebbe andare alla mattina di un giorno lavorativo a contare e a vedere quanta gente c’è. La mappatura sarebbe presto fatta. Più treni, migliore qualità del servizio, fermate in tutte le stazioni. Le istituzioni facciano la loro parte, al di là della raccolta dati. La dovevano già fare prima”.
Nazzareno Condina