Si prepara il consiglio sul ponte: appoggio bipartisan a mozione, Ferroni presenterà progetto
Il consiglio delle ore 21 di giovedì, essendo collocato in Auditorium Santa Croce - il primo fuori sede della giunta Bongiovanni per dare l’idea dell’eccezionalità dell’evento - favorirà quasi certamente un afflusso record anche per il tema molto sentito.
CASALMAGGIORE – Consiglio comunale sul ponte di Casalmaggiore, atto primo. La data x resta quella di giovedì alle ore 21 in Auditorium Santa Croce, ma intanto lunedì sera si sono incontrati i vari capigruppo consiliari di Casalmaggiore. La buona notizia, forse scontata forse no, è che tutti i gruppi, di maggioranza come di minoranza, appoggeranno la mozione, redatta dal sindaco Filippo Bongiovanni, per chiedere lo stato di emergenza. Due i precedenti negli ultimi 12 anni per motivi legati alla viabilità e a problemi di traffico, ma la speranza è che unendo le forze e magari trovando l’appoggio anche di altri comuni dell’asta del Po, anche stavolta il Governo conceda lo stato di emergenza che potrebbe poi accorciare i tempi semplicemente per istruire un bando.
La massima collaborazione mostrata dai gruppi consiliari è un buon segnale, tanto che la mozione ha subito qualche piccola modifica, emendamenti significativi ma che non hanno tolto lo spirito del documento. A Casalmaggiore giovedì ci saranno sicuramente il presidente della Provincia di Cremona Davide Viola e alcuni sindaci parmensi, Colorno ha già aderito con Michela Canova. Difficile la presenza di parlamentari, perché a Roma sono giorni caldi e, a proposito di ponte, poche ore prima del consiglio di giovedì, ovvero mercoledì, in Senato si discuteranno gli emendamenti che riguardano anche la situazione di Casalmaggiore.
L’altra novità sostanziale emersa dalla capigruppo è la conferma che Orlando Ferroni, consigliere di Casalmaggiore per la Libertà, finalmente presenterà il suo progetto. Sarà lui a farlo, però, e non i tecnici della Janson Bridging, come lo stesso consigliere avrebbe preferito. A questo punto, senza tensione comunque, c’è stato un piccolo dibattito al termine del quale è stato trovato un compromesso: da consigliere Ferroni illustrerà il progetto, ma i tecnici della Janson Bridging potranno intervenire se interpellati per spiegare magari le parti più spinose e meno chiare ai profani. Di fatto si utilizzerà il regolamento con il quale vengono gestiti i normali consigli comunali. Quello delle ore 21 di giovedì, essendo collocato in Auditorium Santa Croce – il primo fuori sede della giunta Bongiovanni per dare l’idea dell’eccezionalità dell’evento – favorirà quasi certamente un afflusso record anche per il tema molto sentito.
Di seguito ecco il testo completo della mozione emendata:
MOZIONE: Richiesta Stato di Emergenza nel settore della mobilità e del traffico.
PREMESSO CHE
- Giovedì 7 settembre 2017, il Ponte sul Fiume Po che collega Regione Lombardia e Regione Emilia Romagna sulla SP 343 R ex SS Asolana è stato chiuso al traffico completamente da Provincia di Parma con ordinanza n.19/2017 in accordo con Provincia di Cremona, comproprietaria del manufatto, a seguito del danneggiamento di alcune travi;
- A distanza di oltre due mesi dalla chiusura non si hanno notizie su interventi imminenti di manutenzione straordinaria da parte degli enti preposti, ancora in attesa di finanziamenti da altri enti;
- La chiusura totale del ponte ha portato gli oltre 13000 mila veicoli che giornalmente attraversano il manufatto (di cui circa 2000 tir) a recarsi per lo più a Viadana (MN) da Casalmaggiore che dista 14 km o a San Daniele Po che dista 25 km da Casalmaggiore per poter attraversare il fiume;
- Entrambi i ponti alternativi sono tuttora oggetto di lavori di manutenzione e si transita a senso unico alternato sul Ponte di San Daniele Po-Roccabianca SP 33, mentre su Viadana il traffico è congestionato per gli oltre 23mila veicoli che devono transitare sul ponte di Viadana-Boretto Sp 358 ex SS “Castelnovese”, perciò i tempi di attraversamento si sono allungati di decine di minuti.
- I cittadini del territorio di Casalmaggiore e del casalasco in provincia di Cremona, nonché del viadanese – sabbionetano in provincia di Mantova, nonché del territorio di Colorno e della bassa parmense stanno subendo fortissimi disagi in termini di mobilità e viabilità con forti ripercussioni socio-economiche, ambientali e di qualità della vita, in particolar modo su aziende e pendolari, situazione che col tempo potrebbe peggiorare;
- Il servizio alternativo ferroviario o su gomma (TPL) non rappresenta – nelle attuali condizioni di abbandono – una valida alternativa in quanto, oltre a non trasportare merci, non ha orari, numeri di treni e autobus con capienza sufficienti per garantire ai pendolari l’arrivo a destinazione in tempi adeguati e certi, inoltre sul trasporto ferroviario i pochi investimenti sulle infrastrutture (linee e stazioni) e sui mezzi non garantiscono puntualità e condizioni di viaggio decenti;
VISTI
- Gli artt. 2 e 5 della legge 24 febbraio 1992, n.225;
- gli artt. 107 e 108 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112;
CONSIDERATO CHE
- Tutto quanto premesso determina una grave situazione emergenziale viabilistica per la non transitabilità del Ponte di Casalmaggiore, a causa della congestione del traffico automobilistico verso tutte le direttrici e in particolare verso Viadana (MN) e il ponte verso Boretto (RE) e viceversa;
- Le misure e gli interventi oggi attuabili in via ordinaria non consentono di affrontare l’emergenza, per cui la stessa deve essere fronteggiata con mezzi e poteri straordinari, senza l’adozione dei quali, le condizioni di vita dei cittadini non potrebbero che peggiorare irrimediabilmente, così come quelle del tessuto economico di imprese presenti in loco che garantiscono lavoro a migliaia di cittadini delle zone casalasche, viadanesi e parmensi, certamente tra le zone più produttive d’Italia;
- Il ponte di Casalmaggiore è infrastruttura di valenza nazionale e internazionale in quanto rappresenta l’attuale e più diretto collegamento del corridoio plurimodale Tirreno – Brennero. Le merci e i passeggeri che provenienti dal centro Europa transitano per Verona o che facendo scalo in uno dei porti del medio Tirreno (La Spezia, Marina di Carrara, Livorno) e che risalgono verso nord, hanno oggi come più breve direttrice plurimodale l’itinerario La Spezia – Parma – Casalmaggiore – Mantova – Verona – Trento – Bolzano – Brennero e, per di più, collega la parte del Tirreno più prossima al Centro Europa con il Corridoio n. 5 Lisbona – Kiev.
Tutto ciò premesso, visto e considerato,
SI CHIEDE
- Al Sindaco del Comune di Casalmaggiore di inoltrare istanza ufficiale a Regione Lombardia, affinché la stessa provveda a richiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri “Dichiarazione dello stato di Emergenza nel settore del traffico e della mobilità nel territorio dei Comuni di Casalmaggiore, Viadana e Colorno e nei comuni delle zone ad essi afferenti” o affinché la stessa provveda direttamente con gli atti e le modalità che riterrà più opportune.
- Di condividere tale istanza con i Comuni e le Province interessate.
Giovanni Gardani