Cronaca

Rivarolo Mantovano a misura di bambino: istituita la zona 30 in centro storico

Anche a Rivarolo, ne è convinto il Sindaco Massimiliano Galli, l’introduzione delle limite dei 30 km/h nel Centro storico produrrà ricadute positive sulla Comunità locale. I Bambini in particolare ne trarranno beneficio: recarsi a scuola o a trovare un amico diventerà non solo sicuro, ma piacevole.

RIVAROLO MANTOVANO – Nell’animato incontro pubblico, organizzato sul finire dell’estate sotto i portici di Piazza Finzi, il Sindaco Massimiliano Galli lo aveva annunciato: aderiremo al progetto di ANCI lombardia “I Comuni per i diritti dei Bambini” e il primo provvedimento sarà l’istituzione della “Zona 30” nel Centro storico del Capoluogo. Così sarà: dalla fine di novembre e in tutto il Centro storico di Rivarolo entrerà in vigore il limite di velocità dei 30km/h. La zona sarà segnalata da idonea cartellonistica verticale e dalla tipica segnaletica orizzontale collocate nei punti di accesso al Centro storico.

Non si tratta propriamente di una novità, poiché già nel 2016 l’Amministrazione comunale ha istituito il limite nella frazione di Cividale, anche se con motivazioni diverse. A Cividale, dove incrociano due strade provinciali ad elevata intensità di traffico, l’incidentalità verificatasi ha suggerito di introdurre la limitazione come misura prudenziale. A Rivarolo le motivazioni scaturiscono da considerazioni di carattere sociale e culturale che il Sindaco ha ribadito in questi termini nell’incontro pubblico del 31 agosto:
“nel borgo, come in altre realtà urbane, lo spazio pubblico è di fatto organizzato a misura di Adulto motorizzato. L’automobile in particolare la fa da padrona, col risultato che le Vie del Paese e la stessa Piazza Finzi sono utilizzate quasi esclusivamente in funzione della circolazione veicolare e del parcheggio lungostrada”.

“D’altro canto – prosegue Galli – le ridotte dimensioni dei marciapiedi e le sezioni stradali esigue non agevolano chi si sposta a piedi o in bicicletta, con la conseguenza che ogni incrocio, invece di essere un’occasione d’incontro, si rivela a rischio di scontro. Vi si aggiungano il verde pubblico inesistente, gli spazi per il gioco all’aperto recintati e di fatto quasi esclusi dalla vita comunitaria, le zone pedonali circoscritte ai portici di Piazza Finzi. Ne consegue che si stanno perdendo molte delle caratteristiche socializzanti tipiche del borgo: quelle che si manifestano quando la gente si incontra e scambia informazioni per strada, mentre va a fare la spesa o semplicemente passeggia col proprio cane. Il risultato più evidente è però l’impossibilità per i Bambini di muoversi da soli: a scuola, dagli amici, al parco, al campo sportivo, in chiesa si va accompagnati, magari in auto. I Bambini, poi, non hanno un peso politico specifico: non votano e quindi “non contano”… Allora devono essere le Istituzioni, gli Adulti a fare il primo passo per ristabilire equilibri e focalizzare attenzioni nei confronti delle categorie più deboli”.

Sul tema, ANCI Lombardia ha invitato i Comuni lombardi ad aderire e sviluppare il progetto “I Comuni per i diritti dei Bambini”, iniziativa lanciata nel 2016 ed estesa a tutto il 2017: “Obiettivo principale è quello di sensibilizzare gli Amministratori locali verso un nuovo modo di governare le città, assumendo il bambino come paradigma del cittadino e garante delle necessità di tutti … Non viene chiesto un maggior impegno per aumentare risorse e servizi a favore dell’infanzia; si chiede invece un cambio di mentalità, per pensare una città diversa e migliore per tutti, in modo che anche i Bambini possano vivere un’esperienza da cittadini, autonomi e partecipanti”.

Realizzare un ambiente urbano a misura di Bambino, ha ribadito il Sindaco, rappresenta pertanto il primo passo verso la costruzione di una “città sostenibile”, dove le relazioni umane contino più delle singolarità e gli aspetti collettivi più delle individualità. L’introduzione del limite di 30 km/h e la realizzazione di una “Zona 30” estesa al Centro storico di Rivarolo, così come l’adesione all’iniziativa “I Comuni per i diritti dei Bambini” promossa da ANCI Lombardia, vanno in questa direzione e costituiscono di fatto l’inizio di un percorso per realizzare un ambiente urbano sostenibile, a misura di Bambino, con il coinvolgimento auspicabile della popolazione locale e del mondo della Scuola.

A Rivarolo Mantovano le stesse caratteristiche del Centro storico, d’altra parte, agevolano l’introduzione del provvedimento. Il nucleo antico è infatti ancora fisicamente delimitato dalle mura gonzaghesche del XVI secolo che circoscrivono un abitato dove prevale la funzione residenziale, integrata dai principali servizi pubblici e privati. L’impianto urbanistico, è rimasto quello voluto dal duca Vespasiano, incentrato sulla splendida Piazza porticata e su un reticolo di strade ad andamento rettilineo, ma di sezione ridotta, almeno nella stragrande maggioranza dei casi. Il loro utilizzo ha dovuto adeguarsi alla crescente “meccanizzazione” privilegiando il transito e il parcheggio degli autoveicoli, con la conseguente alterazione dei tradizionali equilibri tra i diversi utenti del luogo stradale.

Volendo riaffermare la valenza del Centro storico come spazio di relazione tra una pluralità di soggetti e di funzioni appare importante “rallentarlo”, sostenendo il concetto che pedoni e biciclette hanno la precedenza sugli autoveicoli. Il modo senz’altro meno invasivo per farlo è istituire una “Zona 30”: limitare la velocità degli automezzi a 30 km/h significa infatti operare una riqualificazione a “basso impatto” che individua e circoscrive l’area interessata, rendendola più sicura ed attraente a vantaggio delle categorie deboli: i Bambini, gli Anziani, i Disabili.

D’altra parte, le recenti esperienze italiane e straniere hanno ampiamente mostrato l’efficacia del limite di velocità a 30 km/h nelle aree residenziali e nei centri storici in particolare. L’introduzione della “Zona 30” migliora di fatto la fruizione e di conseguenza la qualità dello spazio urbano determinando:
– l’aumento della sicurezza. Abbassando la velocità da 50 a 30 km/h si riduce di oltre la metà lo spazio di arresto e si aumenta il campo visivo del guidatore. Le statistiche indicano che nelle “Zone 30” il numero di incidenti si abbatte sensibilmente e le lesioni fisiche sono meno gravi. Non solo, è più facile evitare incidenti che coinvolgano gli “utenti deboli” della strada (bambini, anziani, ciclisti), facilitando la comunicazione tra automobilista e pedone;
– l’incremento delle relazioni sociali. Se le macchine vanno “piano” si può camminare e pedalare con maggiore serenità o lasciare i bambini più liberi di girare da soli per il paese sviluppando il loro senso di autonomia. La vita di relazione in generale ne guadagua: andare a fare la spesa in bicicletta diventa una sana abitudine, così come fermarsi ai crocicchi delle strade o portare a spasso gli animali da compagnia senza timore di essere investiti;
– il miglioramento della qualità dell’aria. La ridotta velocità determina minori emissioni di CO2 e gas di scarico in generale (riducendo l’accelerazione dei veicoli, diminuisce il consumo di carburante e di emissioni inquinanti); un contributo importante al mantenimento della salute pubblica;
– la riduzione del rumore di fondo del traffico. Misurazioni effettuate in diversi ambiti urbani, dove è stata introdotta la limitazione, hanno dimostrato che il rumore di fondo prodotto dal traffico veicolare si riduce fino a 3 decibel, una differenza importante nel contrasto all’inquinamento acustico.

Anche a Rivarolo, ne è convinto il Sindaco Massimiliano Galli, l’introduzione delle limite dei 30 km/h nel Centro storico produrrà ricadute positive sulla Comunità locale. I Bambini in particolare ne trarranno beneficio: recarsi a scuola o a trovare un amico diventerà non solo sicuro, ma piacevole. “Non torneremo solo per questo a giocare per strada, ma invertiremo la tendenza a considerare le vie del paese prevalente appannaggio degli autoveicoli”.

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