Cultura

Don Primo - Prete di Bozzolo: lavori da 172mila euro per i luoghi mazzolariani

Si pensa ad un progetto di accoglienza per i pellegrini che favorisca una forma di turismo religioso a Bozzolo: una ipotesi che non può essere scartata, anzi va tenuta in forte considerazione, in particolare ora che per don Mazzolari è partito il processo di beatificazione.

BOZZOLO – Nell’anno dedicato a don Primo Mazzolari, non poteva mancare il contributo di Bozzolo, il comune che più di ogni altro ha legato il suo nome al sacerdote cremonese. La notizia positiva, giunta martedì sul tavolo del sindaco Giuseppe Torchio, riguarda il finanziamento da 50mila euro da parte della Fondazione Cariplo per promuovere il progetto “Don Primo – il prete di Bozzolo”.

A questi fondi, vanno sommati i 122mila euro che il comune bozzolese ha già stanziato per completare il percorso, che mira a riqualificare i tre luoghi simbolo (e ricordo vivo) della presenza di don Primo a Bozzolo: da un lato, ovviamente, la Fondazione Mazzolari, che necessita di ampliarsi grazie al grande lavoro di archivio e alle scoperte sempre nuove, da parte del comitato scientifico e di chi quotidianamente opera per conservare e tramandare le predicazioni di don Primo. Qualche metro quadrato in più e una miglior organizzazione degli spazi, per fare posto a materiale nuovo e dunque a una conoscenza ancora più dettagliata di don Primo; dall’altro non mancheranno investimenti anche a Palazzo Gonzaga, che oggi già ospita la Pinacoteca dove, oltre a mostre temporanee organizzate in loco, trovano posto le opere che, dal 1957 (quando venne inaugurato) ad oggi, hanno conquistato il primo premio alla Biennale voluta dal prete di Bozzolo e che per questo porta il suo nome. Un modo per confermare come la predicazione di don Primo non fosse rivolta solo ad elementi, per così dire, spirituali, ma anche alla cultura e della promozione della stessa.

Non è tutto: nei 172mila euro complessivi, si pensa di allestire – in collaborazione con le Diocesi di Cremona e di Mantova – uno spazio di accoglienza migliore e specifico pure nel luogo religioso per eccellenza, ossia la chiesa di San Pietro, che oltre ad essere la parrocchiale di Bozzolo, ospita anche la tomba di don Primo e, pochi metri di lato, il suo studio e la canonica. Qui si pensa ad un progetto di accoglienza per i pellegrini che favorisca una forma di turismo religioso a Bozzolo: una ipotesi che non può essere scartata, anzi va tenuta in forte considerazione, in particolare ora che per don Mazzolari è partito il processo di beatificazione, senza dimenticare la visita di Papa Francesco il 20 giugno scorso.

Giovanni Gardani

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