Cultura

Cimardilandia, il mondo di Franco Cimardi: al Diotti nuova mostra da sabato 12 maggio

La mostra che il Museo Diotti di Casalmaggiore dedica all’artista vuole sottolineare lo spessore della sua opera, sia in qualità di artista del territorio, sia per il valore autentico ed espressivo di una ricerca unica nel suo genere.

CASALMAGGIORE – Dopo il grande successo dell’evento espositivo “Giuseppe Diotti. Un protagonista dell’Ottocento in Lombardia”, illustre casalese, artista, docente e Accademico Ottocentesco che ha rappresentato la prima grande occasione di visibilità a livello nazionale per la Città di Casalmaggiore, il Museo Diotti ospiterà la mostra di Franco Cimardi, altro artista casalese e contemporaneo, dal titolo “Cimardilandia”, a cura degli Architetti Anna Vergine e Gabriele Fallini, che verrà inaugurata sabato 12 maggio 2018 presso lo ‘Spazio Rossari’, sala espositiva riservata agli eventi di arte contemporanea, con apertura fino a domenica 10 giugno 2018, secondo gli orari del museo.

Il progetto nasce dall’idea di raccontare il mondo di Franco Cimardi con l’esposizione di una trentina di opere inedite fra le quali due cicli dedicati ai “Sette peccati capitali”, realizzati con la tecnica degli inchiostri su carta e della xilografia. Franco Cimardi (nato a Casalmaggiore nel 1938) è un artista da sempre legato al territorio e alle tradizioni cremonesi, con uno sguardo particolarmente attento ai fenomeni culturali e sociali del comportamento umano, rappresentati con una ricerca espressiva operata in modo ironico, sarcastico oltre che poetico. Un artista schivo e rigoroso, dallo sguardo tagliente e morbido, attento ai temi legati all’attualità e della contemporaneità con una ricerca espressiva che evidenzia l’espressività del ‘paesaggio umano’ nelle più intime sfumature.

Vive e lavora a Torre de’ Picenardi (CR). Dopo il conseguimento del diploma all’Istituto d’Arte “Paolo Toschi” di Parma nel 1959, si è dedicato all’insegnamento delle discipline artistiche nelle scuole pubbliche. Ha fatto parte dell’Associazione Artisti Cremonesi. La sua attività espositiva inizia nel 1977. Artista osservatore attento della natura umana fra vizi e virtù, fra tradizione del territorio e attualità, sceglie di perseguire la propria ricerca al di fuori di correnti e tendenze con una freschezza e una obbiettività dettata dall’osservazione di come la comunicazione e le tecnologie influiscono sugli atteggiamenti umani, anche nel rapporto generazionale fra uomo e natura.

Il suo interesse profondo per il territorio si dimostra anche nelle opere realizzate per illustrare raccolte di poesie e racconti del Grande Fiume. Per l’Associazione Amici della Cucina Cremonese ha illustrato diverse pubblicazioni (Edizioni Cremonabooks ed Editoriale Sometti) dedicate alla cucina cremonese, fra tradizione gastronomica e piacevolezza del saper vivere. Si consideri che il cibo italiano è anche tema centrale culturale enogastronomico dell’anno corrente.

La mostra che il Museo Diotti di Casalmaggiore dedica all’artista vuole sottolineare lo spessore della sua opera, sia in qualità di artista del territorio, sia per il valore autentico ed espressivo di una ricerca unica nel suo genere. Come hanno scritto i curatori Anna Vergine e Gabriele Fallini: “Cimardilandia, ovvero, il mondo di Franco Cimardi. Nell’era dominata dalla comunicazione e dal continuo cambiamento, in cui il modo di apparire ed essere è determinato dalla tecnologia e dalle tendenze a breve termine, tutto cambia e nulla è cambiato, perché l’uomo rimane se stesso”.

Una ricerca consolidata in composizioni compatte di grande impatto, fra pathos e sarcasmo, unitamente ad un uso del colore e della materia dai risultati eccellenti. In occasione della mostra, patrocinata dal Comune di Casalmaggiore e dalla Regione Lombardia, con il contributo di “è più” – Padania Alimenti, Cassa Padana, Gruppo Culturale Torre de’ Picenardi, è prevista la pubblicazione di un depliant illustrativo delle ultime opere di questo interprete brillante, che mai smentisce il proprio sguardo chirurgico e sincero sul modo di guardare il cambiamento attraverso l’uomo.

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