Mozione pro Punto Nascite a Viadana: e la firma è dell'ex assessore regionale Fava
Fava conosce bene le questioni regionali e perché lui stesso, nella precedente giunta Maroni, si era mosso per rassicurare in merito. Se si sente in dovere di presentare una mozione, evidentemente qualche novità non positiva rischia di profilarsi...
VIADANA – Una mozione a favore del mantenimento del Punto Nascite dell’ospedale Oglio Po di Vicomoscano. Un documento che non è banale, a cominciare dalla firma di chi lo presenta: Gianni Fava. Ex assessore di Regione Lombardia, dunque politicamente vicino (nonostante le spaccature che conosciamo all’interno della Lega) anche all’attuale giunta Fontana del Pirellone. E questo non è un particolare di poco conto: perché Fava conosce bene le questioni regionali e perché lui stesso, nella precedente giunta Maroni, si era mosso per rassicurare in merito al tema. Se si sente in dovere, stavolta, di presentare una mozione, evidentemente qualche novità non positiva rischia di profilarsi all’orizzonte…
Dunque, al di là delle smentite ufficiali, qualcosa di vero che si addensa sul futuro del Punto Nascite – come scrivevamo – evidentemente c’è. “Il punto nascite dell’ospedale Oglio-Po di Vicomoscano (Cremona) – scrive Fava nella mozione presentata per il prossimo consiglio comunale a Viadana – parrebbe avviarsi verso la chiusura in base alla normativa che la impone per le strutture che non totalizzino i 500 parti l’anno, in quanto la deroga concessa a suo tempo in seguito all’accordo fra l’allora Presidente Roberto Maroni e il Ministro Beatrice Lorenzin potrebbe non essere reiterata. Ma il Punto Nascita è un servizio irrinunciabile per i cittadini che vivono in periferia e la struttura presente nell’ospedale Oglio Po ha i requisiti necessari alla resa di questo servizio fondamentale per la popolazione del territorio, vale a dire che sono garantiti h24 la presenza del ginecologo, del pediatra, dell’ostetrica e, a corto raggio, è funzionante un servizio di terapia intensiva neonatale e subintensiva per le madri”.
“Se è vero che, come sostengono le autorità sanitarie – prosegue Fava – i Punti Nascita più grandi offrono maggiori garanzie a madre e bambino: personale, attrezzature e formazione continua, è evidente che la chiusura di un punto nascite è un evento traumatico e un grave danno per un territorio, a maggior ragione per un presidio come quello casalasco in una situazione logistica compromessa da tempo per la chiusura del ponte sul Po che ne garantiva i collegamenti veloci con la vicina Emilia Romagna. Preso atto delle dichiarazioni della Ministra Lorenzin che ha?affermato il 13 dicembre 2016: «Se la regione li presenta, siamo disponibili a valutare nuovi elementi per le deroghe. L’unico interesse è –:?la tutela della salute dei cittadini e la loro sicurezza» e che in seguito a tale disponibilità ed al costante impegno dei rappresentanti istituzionali del territorio, Regione Lombardia ha chiesto ed ottenuto tale deroga garantendo il mantenimento di servizio molto richiesto ed apprezzato”.
Ora però questa deroga andrà rinnovata col 2019. Da qui la richiesta di Fava che impegna il Consiglio Comunale impegna il Sindaco e la Giunta di Viadana “a sostenere il rinnovo della richiesta di deroga da parte di Regione Lombardia, chiedendo che quest’ultima concordi immediatamente col Ministero della Salute le modalità volte a scongiurare la chiusura del punto nascite dell’ospedale Oglio-Po di Vicomoscano, che meriterebbe invece di essere rafforzato, in modo da non privare territorio di un servizio necessario e strategico”.
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