Cronaca

Ippocastano di via Trieste, perizia comunale: "La pianta presenta problemi"

Si partirà da quella relazione, probabilmente, per prendere una decisione che, stando alle parole del tecnico, non potrà che essere negativa per il mantenimento dell'arbusto

CASALMAGGIORE – Alla fine l’ippocastano, con molte probabilità, verrà abbattuto. Così neppure il sale sarà più un problema. Ieri mattina l’amministrazione ha fatto la perizia. L’incaricato era Gabriele Panena. Una perizia non sulla presenza o meno del sale alle radici, così come richiesto da Orlando e Fabio Ferroni, ma sulla salute della pianta.

Una pianta, come specificato da Panena “Palesemente in conflitto con tutto quello che c’è intorno”. Il che ha già un significato di suo, poiché tutto quasi tutto quello che c’è intorno, almeno su due lati è stato fatto in epoca successiva. Il tecnico ha verificato la densità della pianta in prossimità della ferita. Ed ha riscontrato problemi. Affrontabili? Non affrontabili? Sarà la relazione finale a chiarirlo e la controperizia che hanno preannunciato i fratelli Ferroni. “Ho una controperizia che testimonia che quella pianta può essere salvata” svela Orlando Ferroni. “La consegneremo quanto prima a chi di dovere. Non sono disponibile a fermarmi. Sono disposto a portare le perizie alla procura della repubblica, insieme a tutta la documentazione”.

Lo stesso Panena ha spiegato che il sale “Crea un ambiente assolutamente dannoso per le piante”. Ma non era lì per quello.

“Siamo di fronte ad una sorta di accanimento – ha chiarito Fabio Ferroni, presente ieri mattina – e l’amministrazione invece di preoccuparsi della presenza o meno del sale, si preoccupa dell’abbattimento”. Uber Ferrari ha spiegato che non è compito dell’ufficio ambiente verificare o meno la presenza del sale al di sotto dello strato d’asfalto.

Nel frattempo, da registrare l’intervento di un condomino delle case popolari con l’accesso a fianco dell’ippocastano, che ha lamentato il fatto che la pianta costituisce un ostacolo al transito delle vetture, soprattutto quando la gente parcheggia male e in maniera troppo vicina all’accesso. Fabio Ferroni ha promesso di interessare della questione il fratello Orlando, affinché venga messo un archetto che consenta alle auto di aumentare il raggio di curvatura ed uscire agevolmente.

Resta al momento il giudizio di Panena, secondo il quale, dalle verifiche effettuate, la pianta ha problemi. Si partirà da quella relazione, probabilmente, per prendere una decisione che, stando alle parole del tecnico, non concede molte speranze.

“Quella pianta può vivere. E deve vivere. Farò di tutto perché resti lì dov’è!” controbatte Orlando Ferroni.

Nazzareno Condina

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